DIFENDIAMO GLI SPAZI DI AUTODETERMINAZIONE E DESIDERIO
IL CPA FIRENZE-SUD NON SI TOCCA!
Dal
19 marzo scorso il CPA Firenze-Sud si trova al centro di una polemica
mediatica che ha portato all’approvazione di una delibera comunale con
oggetto lo sgombero del centro, usando come pretesto la presenza e le parole di Barbara Balzerani durante un incontro di presentazione del suo ultimo libro al CPA, il 16 marzo.
Non
vogliamo entrare nei dettagli o nel merito di una polemica che, come
capita di frequenta, utilizza strumentalmente un clima di tensione o
densità emotiva per attaccare i luoghi di dissenso e di critica che
continuano a resistere nelle città. Neanche vogliamo intervenire
sull’uso sconsiderato dei fatti storici per “punire” e disciplinare
eternamente le forme contemporanee della politica di movimento.
Ciò
che ci interessa ribadire con forza però, come negli ultimi due anni
abbiamo fatto di continuo nelle piazze e nelle strade con le maree di
Non Una di Meno, è che ciò di cui abbiamo bisogno sono spazi liberati –
dal sessismo, dal fascismo, dal razzismo, nei quali esprimerci e godere
liberamente di noi stesse e delle nostre relazioni.
Proprio
gli spazi della città infatti sono spesso inospitali e pericolosi per
chi non aderisce all’ideale di cittadino bianco, maschio, eterosessuale,
abile – basti ricordare la morte recente di Idy Diene per mano di un
fiorentino, o le ordinanze che negli anni hanno imposto il decoro come
sistema di gestione delle città silenziando di fatto tutte le dissidenze
sotto il nome generico di degrado. Nel nome del decoro sono stati
spazzati via dal centro venditori ambulanti, mendicanti, soggetti
“illegali”, sono state perseguite le sex workers, sono state ribaltate
accuse di stupro a causa di gonne troppo corte, abitudini affettive e
sessuali troppo libertine, l’attivismo femminista – considerato sinonimo
di “immoralità dei costumi”.
Come
donne, come lesbiche, come trans, come femministe sappiamo bene quanto
riaprire spazi di vivibilità e desiderio sia fondamentale per
r/esistere. Per lottare. Lo sappiamo perché lo viviamo ogni giorno sui
nostri corpi.
Per
questa ragione non possiamo che schierarci al fianco delle compagne e
dei compagni del CPA Firenze-Sud, con le quali da sempre abbiamo
camminato accanto nelle lotte femministe, antisessiste, antirazziste e antifasciste di questa città. Perché il CPA ha riaperto da oltre 29 anni
uno spazio occupato nel quartiere di Gavinana, praticando ogni giorno
forme di mutualismo e solidarietà, di relazione e incontro, di dibattito
e conflitto, dando vita a una scelta quotidiana di autodeterminazione e
desiderio.
E dovunque fioriscono gli spazi di desiderio, lì continueremo a stare, con tutta la nostra gioia e con tutta la nostra rabbia.
NON UNA DI MENO - FIRENZE
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