mercoledì 11 aprile 2018

pc 11 aprile - Operai, lavoratori, pensionati pagano (pure) gli interessi del debito pubblico… ai padroni!

È questa la sostanza che ci restituiscono le ultime statistiche ufficiali che dicono che in Italia ci sono 30 milioni di contribuenti che pagano l’imposta sulle persone fisiche (Irpef): e cioè 14 milioni e 600 mila pensionati e, nella sostanza, oltre 15 milioni di lavoratori, insomma quelli che non possono evadere perché la ritenuta viene fatta direttamente sulla busta paga.

Di questi 15 milioni, circa 3 milioni sono dipendenti pubblici, mentre il resto, 12 milioni, è composto da lavoratori privati, operai di fabbrica, lavoratori dei servizi e altri settori.

Il Sole 24 Ore del 2 aprile dice: “… 30 milioni di contribuenti Irpef … la quota destinata a saldare gli interessi sul debito pubblico si attesta all’11 per cento.”
Ripetiamo: l’11 per cento dell’Irpef che ogni lavoratore versa allo Stato viene usato da questo per pagare gli interessi sul debito pubblico!

Il resto dell’Irpef versata viene distribuito in questo modo: “Il 21% delle tasse pagate va a finanziare le pensioni … il 19% alla sanità” mentre solo circa il 10 per cento all’istruzione e addirittura quasi niente, il 2,5%, il 2,4% e 1,8%, rispettivamente “a tutela dell’ambiente, cultura e sport, nonché abitazioni e tutela dei territori ricevono”.

Chi incassa questi miliardi sotto forma di interessi sul debito pubblico, circa 80 miliardi l’anno? Questi miliardi vanno ai padroni, anche nella veste di “investitori finanziari” in fondi di investimento, e altro tipo, il 70 per cento in Italia e il 30 all’estero.
Chi paga? Abbiamo detto operai, lavoratori, pensionati… facciamo quindi l’esempio di un operaio: il padrone lo sfrutta in fabbrica ricavandone il profitto e in più riceve anche una parte del salario dell’operaio che questi deve versare obbligatoriamente allo Stato come Irpef!

Nessun commento:

Posta un commento