lunedì 9 aprile 2018

pc 9 aprile - ATTACCO DI FORZA NUOVA ALLA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE - GRANDE SOLIDARIETA' DAL MFPR

Martedì 10 aprile alle ore 18:30
Assemblea Cittadina Casa Internazionale delle Donne a Roma 

per respingere ogni attacco alla legge 194 e alla nostra autodeterminazione, per difendere i diritti che ci siamo conquistati e quelli che conquisteremo.


Oggi militanti di Forza Nuova hanno attaccato la Casa Internazionale delle Donne, hanno diffuso volantini contro la 194 e appeso uno striscione che accusa la legge 194 di “strage di stato”.
Un vigliacco attacco fascista, che fa seguito alla vicenda del manifesto di Provita, doverosamente rimosso ieri grazie alla mobilitazione delle donne e della cittadinanza democratica.
Oggi gruppi fascisti cercano di colpire uno dei luoghi della lotta delle donne per la loro autodeterminazione e di affermare così le loro aberranti tesi contro la libertà femminile.
Noi continueremo a mantenere la Casa aperta, come luogo democratico, libero e laico, continueremo lottare perché vogliamo essere libere di decidere delle nostre vite, ​continueremo a​​ pretendere l’applicazione della legge 194, della quale ricorre tra poco il 40^ anniversario.


LIBERE E AUTODETERMINATE SEMPRE
Un manipolo di "difensori della specie italica" stamattina alla Casa Internazionale delle Donne ha esposto uno striscione con scritto 'strage di stato' in riferimento alla legge 194, strumento minimo di liberazione che ha sottratto alla morte per aborto clandestino migliaia di donne. Ovunque lottiamo per
essere libere di scegliere sul nostro corpo e per l'accesso all'aborto libero, sicuro e gratuito. Questo striscione è solo un rantolo reazionario contro l'autodeterminazione delle donne che lottano e si liberano in tutto il mondo.
Queste invettive si commentano da sole. Questo ulteriore atto ostile si inscrive nella scia delle provocazioni che si ripetono ormai da mesi e che fanno delle donne, le loro vite e la loro libertà un obiettivo da colpire.
Questi atti testimoniano la forza del movimento femminista che è di nuovo in campo con una rinnovata forza per affermare che la maternità è una scelta, l'obiezione di coscienza è violenza sul corpo delle donne, che vogliamo reddito di autodeterminazione per decidere delle nostre vite fuori da ogni ricatto, imposizione e rapporto violento. Abbiamo incrociato le braccia per lo sciopero globale delle donne per reclamare dignità e welfare, saremo di nuovo nelle piazze da oggi verso il 22 maggio, 40esimo anniversario della legge 194, e oltre per continuare a combattere e costruire la trasformazione radicale delle esistenze che vogliamo libere e autodeterminate.


Dalle compagne della Casa delle donne Lucha y Siesta
Questa mattina la Casa Internazionale delle Donne è stata oggetto di un vile attacco fascista.
Un attacco diretto alla libertà di tutte le donne, l'ennesimo atto oscurantista che prende di mira la legge 194, una dichiarazione di guerra verso le nostre vite e i nostri diritti.
Non ci faremo trascinare in un nuovo medioevo, continueremo ad affermare le nostre conquiste, i nostri corpi, le nostre vite e conquisteremo nuovi spazi di libertà.
Sulle nostre vite decidiamo noi
Casa delle donne Lucha y Siesta

Striscione antiabortista alla Casa Internazionale delle donne: comunicato del Coordinamento Donne ANPI Provinciale di Roma

Il Coordinamento donne dell’ANPI provinciale di Roma condanna con sdegno il vigliacco blitz squadrista effettuato contro tutte le donne. Uno striscione antiabortista è stato appeso alla scalinata della Casa Internazionale delle donne, a Roma. E’ un attacco alle conquiste civili di tutti, contro una legge voluta e confermata con referendum dalle cittadine e dai cittadini e che in 40 anni ha più che dimezzato il numero di aborti, nonostante la sempre più difficile applicazione dovuta all’ostracismo che persiste in sacche oscurantiste che vorrebbero riportare indietro di 50 anni la nostra società.
Il Coordinamento donne rivendica con forza la libertà di scelta e di determinazione e chiede il pieno rispetto e applicazione delle leggi.
Giù le mani dalle conquiste delle donne, che non saranno quattro fascistelli a minacciare!

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