10 Agosto
2017, i lavoratori e le lavoratrici delle campagne hanno organizzato un presidio
sotto la Prefettura di Foggia dove si teneva il vertice del comitato nazionale
per l’ordine e la sicurezza pubblica. All’incontro, annunciato ieri pomeriggio a
seguito dei gravi fatti di sangue di San Marco in Lamis, era presente il
ministro dell’interno Marco Minniti oltre a vari rappresentanti istituzionali
della regione Puglia, della magistratura e delle forze dell’ordine.
In questa
occasione abbiamo preteso risposte dal ministero riguardo le rivendicazioni
avanzate dai lavoratori e dalle lavoratrici nei precedenti momenti di lotta.
Istanze già presentate nella piattaforma discussa durante l’incontro con il
capo del dipartimento Libertà civili e Immigrazione Mario Morcone in occasione
della manifestazione di Roma dello scorso Novembre.
La
determinazione del presidio ha permesso ad una delegazione di essere ricevuta
dallo stesso Mario Morcone ora capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno.
Durante l’incontro abbiamo ribadito le nostre richieste: riconoscimento dello
status giuridico a lavoratrici e lavoratori delle campagne e delle garanzie
contrattuali, incluse la casa e il trasporto, che di per se’ sancirebbero la
fine di un sistema fondato su marginalizzazione, ghetti e campi di lavoro.
Dal 12 Novembre
a questa parte, anziché tenere fede alle promesse le istituzioni, a Foggia come
nella piana di Gioia Tauro e negli altri distretti agroindustriali di questo
paese, hanno adottato misure sempre più votate alla repressione ed
all’istituzionalizzazione di un sistema di apartheid finalizzato allo
sfruttamento, per noi inaccettabile.
È evidente che i
lavoratori e le lavoratrici stranieri sono oggetto di una speculazione politica
a fini elettorali oggi più che mai, come evidenziano le ultime misure adottate
dal governo in materia di immigrazione.
Ciononostante,
grazie alla lotta la delegazione ha ottenuto un impegno scritto per un incontro
che si terrà il prossimo 30 Agosto al Ministero dell’Interno, alla presenza dei
prefetti di alcune delle provincie più interessate dal fenomeno dello
sfruttamento nell’agroindustria a cui parteciperanno i portavoce dei lavoratori
e delle lavoratrici.
Ancora una
volta l’unione e l’autorganizzazione hanno dimostrato che la lotta paga. No alle
leggi sull’immigrazione. Basta sfruttamento. We still need yes.
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