Class action contro 1363 migranti: danni arrecati al turismo
Imperia - La mappa dell’accoglienza prevede che a Imperia (seconda
provincia in Liguria, dopo Genova, per numero di profughi da ricevere ), ospiti
in totale 1363 migranti. Numeri usciti dall’ultima audizione della
commissione parlamentare d’inchiesta che tengono conto dalla ripartizione fatta
dal Viminale sulla stima di 200 mila arrivi complessivi nel 2017.
L’argomento tiene banco soprattutto nel Dianese. Una mozione della
maggioranza con cui si chiede al sindaco, nel caso si concretizzi l’accoglienza
di nuovi
migranti presso strutture private, di promuovere una class action per il risarcimento dei danni arrecati al turismo e alla collettività. Il documento sarà discusso mercoledì alle 18 a Diano Marina, alla riunione del Consiglio comunale, e sarà sicuramente l’argomento-clou.
migranti presso strutture private, di promuovere una class action per il risarcimento dei danni arrecati al turismo e alla collettività. Il documento sarà discusso mercoledì alle 18 a Diano Marina, alla riunione del Consiglio comunale, e sarà sicuramente l’argomento-clou.
Nel Dianese il caso-migranti, dopo l’arrivo di 14 profughi a San
Bartolomeo al Mare e l’incontro pubblico in cui quasi tutti i sindaci del
comprensorio hanno espresso la loro contrarietà all’accoglienza secondo le
modalità previste dal Governo, resta al centro della politica locale.
L’amministrazione di Diano Marina guidata dal sindaco leghista Giacomo Chiappori
vuole ufficializzare con grande chiarezza la sua posizione. Lo farà con una
mozione con cui, dopo aver ricordato la contrarietà all’accoglienza dei migranti
manifestata dalla popolazione intervenuta all’incontro pubblico del 10 marzo, il
Consiglio comunale avanza precise richieste al Governo, al Prefetto e
al sindaco.
A quest’ultimo in particolare, nel documento, si chiede l’impegno
contro la requisizione di immobili sfitti o non abitati, l’impegno a verificare
le condizioni igienico sanitarie di strutture private eventualmente adibite
all’accoglienza, l’impegno a prevedere un risarcimento danni e una tassazione
specifica risarcitoria nel caso dell’arrivo dei profughi, l’impegno a
riconfermare la non adesione allo Sprar (Sistema di protezione per
richiedenti asilo e rifugiati) per la mancanza di dati certi sul numero degli
arrivi.
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