Inizia malissimo questo anno per gli operai in Sicilia per
quanto riguarda i morti sul lavoro, così come purtroppo si era chiuso l’anno
scorso: oltre 40 morti!
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La trasferta lavorativa avrebbe dovuto essere breve, il
tempo necessario a rimettere in sesto l’impianto di climatizzazione dell’aliscafo
Antioco. Ma Michele Di Lorenzo, operaio trentasettenne di Palermo, dipendente
della Elettro System di Bagheria, ha trovato la morte cadendo nella sala
macchine del mezzo. Da pochi giorni Di Lorenzo, sposato, lavorava a Trapani nel
cantiere degli imprenditori Morace, Liberty Shipyard, nella zona industriale e
in prossimità del porto, in via Isola Zavorra. Su quest’aliscafo Di Lorenzo
stava eseguendo dei lavori per conto della ditta esterna di climatizzazione e
impiantistica di cui era dipendente una delle tante a cui i Morace si
rivolgono, di volta in volta, per lavori specifici. “Questa tragedia mi ha
sconvolto”, dice il comandante Ettore Morace, amministratore delegato della
Liberty Lines che appresa la notizia, è andato subito al cantiere. “siamo
sgomenti anche perché investiamo molto negli standard operativi per garantire
la sicurezza sui posti di lavoro. Attendiamo – prosegue Morace – l’esito delle
indagini, collaboreremo con gli investigatori affinché si faccia chiarezza su
questo terribile incidente. Alla famiglia Di
Lorenzo esprimiamo profonda vicinanza”.
Ieri mattina, dopo essere entrato nel cantiere dove in
inverno vengono ricoverati, riparati e preparati per la stagione estiva i mezzi
della Liberty Lines, il giovane operaio, insieme ai colleghi, era salito dal
ponteggio sull’Antioco, un aliscafo che fa parte della flotta passata alla
compagnia Liberty Lines dopo l’acquisizione, insieme a Caronte&Turist,
della Siremar. Secondo una prima ricostruzione di Di Lorenzo si trovava sul ponte,
in prossimità della porta di ingresso dell’aliscafo. Da qui, probabilmente dopo
aver perso l’equilibrio, è precipitato all’indietro all’interno del locale
macchine: un volo di circa tre metri che lo ha fatto incastrare nella struttura
di sostegno dell’imbarcazione, che si trova proprio dove sono i motori. Sotto shock
i colleghi che lo hanno soccorso: “Gli incidenti nei cantieri possono accedere,
ma una cosa simile non l’avevamo mai vista”, hanno raccontato. Vigili del fuoco
e carabinieri stanno indagando per stabilire se si sia trattato di una tragica
fatalità o se ci siano delle responsabilità inutile la corda del 118 all’ospedale
Sant’Antonio Abate, dove Di Lorenzo è deceduto per le ferite riportate al
cranio. La Procura della Repubblica di Trapani ha aperto un fascicolo.Lorenzo esprimiamo profonda vicinanza”.
Palermo-La Repubblica
14 gennaio ’17
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