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dalla Repubblica Firenze:
Il presidio in via Cavour, dopo il rogo di Sesto Fiorentino,
si è sciolto nel pomeriggio. Trovato l'accordo tra i sindaci: saranno
distribuiti nei comuni dell'area fiorentina
Prima si sono seduti a terra, lungo la strada. Poi hanno
sciolto il presidio, dirigendosi verso la stazione per tornare a Sesto
Fiorentino dove sono ospitati al Palazzetto dello Sport. Si è conclusa così una
giornata di tensione in via Cavour, all'esterno della Prefettura di Firenze
dove la polizia ha effettuato due cariche di alleggerimento contro una
cinquantina di migranti che hanno tentato di entrare nel palazzo chiedendo di
partecipare al vertice dove i sindaci dell'area fiorentina hanno deciso come e
dove accogliere il centinaio di persone coinvolte nel rogo del capannone Sesto
Fiorentino. La polizia, schierata in assetto antisommossa ha prima allontanato
con spintoni i manifestanti e poi con l'uso dei manganelli. Almeno una persona
tra i manifestanti è rimasta contusa.
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documenti della moglie"
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"Abbiamo chiesto di partecipare al vertice - dice
Lorenzo Bargellini, portavoce del Movimento di
Lotta per la casa - ma per tutta risposta ci hanno dato delle manganellate. Vorremmo sapere una destinazione e una soluzione che non sia provvisoria".
Lotta per la casa - ma per tutta risposta ci hanno dato delle manganellate. Vorremmo sapere una destinazione e una soluzione che non sia provvisoria".
L'accordo tra i sindaci è stato poi trovato nel primo
pomeriggio. Le persone identificate dalla polizia municipale di Sesto
Fiorentino sono 102 e da lunedì saranno smistate nei vari comuni dell'area
fiorentina, da Firenze a Bagno a Ripoli a Signa e Calenzano. Un'accoglienza però
ancora una volta provvisoria, fino a quando ci saranno in atto i piani per
l'emergenza freddo. Delle 102 persone nove sono risultati essere richiedenti
asilo e quindi saranno accolti nello Sprar di Firenze. Uno, invece, è già
risultato accolto in un centro fiorentino. La proposta sarà detta ai migranti
al Palazzetto dello Sport di Sesto dal sindaco della città.
I migranti sono gli
stessi che, due giorni fa, avevano occupato il cortile di Palazzo Strozzi dove
è in corso la mostra del dissidente cinese Ai Weiwei proprio sull'emergenza
profughi. Per due notti sono stati ospitati al Palazzetto dello Sport di Sesto
ma ora i sindaci dovranno decidere come accoglierli. Aspettano una soluzione da
15 anni.
"Vogliamo una vita dignitosa, non vogliamo morire
così", si legge sullo striscione esposto. Nel rogo di Sesto Fiorentino
all'interno del capannone dell'ex mobilificio Aiazzone trasformato in
dormitorio è morto un rifugiato somalo di 44 anni che era rientrato, nonostante
le fiamme, per cercare di recuperare i documenti per il ricongiungimento
familiare.
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