A
fine ottobre 2016, nel profondo della foresta dei
Ghati
orientali, lungo
quello che viene chiamato AOB, confine Andhra-Odisha, ha
avuto luogo una delle più
sanguinose operazioni di polizia contro la
sinistra armata
indiani, i
militanti del proscritto
Partito Comunista dell'India (Maoista).
Ancora
una volta, si passa al vaglio
la genuinità dei rapporti sullo
"scontro",
la sua tempistica e l’azione dei
governi degli stati coinvolti in questa operazione pianificata
di annientamento
realizzata dalle
forze di polizia di Andhra Pradesh, Odisha,
Chhattisgarh, e del governo centrale.
Come
è stato spesso il caso, anche questa
volta diversi civili
dei villaggi
tribali sono stati vittime innocenti.
Il celebre
scrittore, poeta e
ideologo di sinistra Varavara Rao ha parlato a Frontline
dell’incidente e delle questioni ad esso connesse.
dell’incidente e delle questioni ad esso connesse.
La
polizia sostiene
che si è
trattato di un vero e proprio scontro,
con fuoco da entrambe le parti.
Affermano che
quando hanno raggiunto il posto, vi hanno
trovato maoisti armati che hanno aperto il
fuoco. A quanto dicono,
le gravi
mutilazioni ritrovate sui corpi
dei maoisti uccisi non
sono segni
di tortura, ma di ferite riportate nel
corso del combattimento.
È
stata
un’imboscata della
polizia. Informazioni affidabili in
proposito si trovano sul sito web di
The Hindu e
nella
dichiarazione di Jagabandhu [membro del Comitato AOB speciale zonale
del PCI(M)]. Sul
sito web di The
Hindu,
l'ufficiale di polizia al comando delle
operazioni afferma di aver raggiunto
l’area tre
giorni prima, che hanno strisciato
su per i pendii, nuotato attraverso il
ruscello
... un racconto piuttosto
avventuroso.
L'ufficiale conferma che
hanno sparato per primi.
Una sentinella
[maoista] è accorsa. Avrebbe dovuto
ricevere il cambio alle 6:00, ma questo
non è arrivato arrivato in tempo. La
sentinella è stata
colpita, è stata
la prima vittima della
polizia. Questo conferma
la stessa
dichiarazione dell’ufficiale di polizia.
La
sentinella ha gridato
"la polizia, la polizia" per avvisare gli altri. Il
comandante Prabhakar si è
precipitato
sul posto. Dopo aver ucciso la sentinella, la polizia ha
avanzato e anche
Prabhakar è stato ucciso. I
18 combattenti
che erano sul
posto hanno preso posizione
e risposto al fuoco ma subito si
sono resi conto che era un’imboscata
della polizia.
Uno
dei Greyhound
[corpo speciale]
è stato ferito ed è poi
morto. In totale,
secondo fonti ufficiali,
sarebbero quattro
o cinque i Greyhound
feriti. Si trovavano in
posizione vantaggiosa. Quando la polizia sparava
tanti rimanevano uccisi, mentre
il fuoco dei maoisti ha solo
ferito
qualche poliziotto.
Gli
effettivi di
polizia feriti sono stati aerotrasportati
a Visakhapatnam, ma non i maoisti. Questo
dimostra le intenzioni
della polizia, e nel Codice penale indiano,
l'intenzione è molto
rilevante.
Sono
stati portati tre assalti a fuoco. Nel
secondo assalto
sono stati
sparati centinaia di proiettili e provocati
diverse
morti. Al termine del terzo
assalto, portato
dalle alture
verso la radura, tutti
i 18 maoisti erano
stati uccisi. Questa è la dichiarazione di
Jagabandhu, che denuncia,
inoltre, che otto adivasi disarmati sono stati catturati, torturati e
uccisi. Erano tra
le di 60 a 70 persone riunitesi
lì. Non partecipavano
a una plenaria. Erano abitanti dei
villaggi circostanti del Malkangiri. Sono
tutti fuggiti
per salvarsi, nove sono rimasti feriti e
in seguito catturati,
torturati e
assassinati.
Come
mai la polizia è
stata tanto efficace questa volta? Negano
di aver usato intelligence
sofisticata,
ricognizioni satellitari
e intercettazioni radio.
Dicono di essersi basati su informazioni
ricevute dalla popolazione locale, da intelligence
sul
campo.
No, non erano
informazioni ricevute
da gente del luogo. Questa
ha mantenuto il segreto.
Hanno usato un ex
dirigente maoista
per avere informazioni.
Hanno usato come esche il figlio,
un ragazzino
che va scuola,
e la suocera.
La mattina del 23
ottobre sono arrivati nei pressi
del villaggio Ramguda. Lì
la mattina successiva doveva tenersi
una riunione di quadri maoisti. La
donna e suo nipote avevano
attraversato la
riserva di Balimala per
trasmettere le informazioni. L'ex maoista
ha raggiunto il posto. È stato
visto sul poggio con alcuni GreyHounds.
Il 23 sera i
maoisti avevano avvistato delle luci sulle
alture, ma non vi
hanno dato peso. È
stato un errore militare, ammettono ora. La
popolazione ha cercato di avvisare il partito della
presenza della polizia, ma chi ci ha
provato è stato
arrestato. Tutti
i villaggi della
zona sono stati circondati e a
nessuno è stato permesso di uscire.
Alcuni sono stati torturati e uccisi.
Si
sanno altri dettagli su questo ex membro
del partito?
Potrebbe
essere un membro della milizia della
zona, un adivasi. Per
questo dico che il sovrintendente di
polizia di Malkangiri non era
in grado di ottenere informazioni e per
questo considero il
sito web di The
Hindu,
che cita un alto ufficiale che ha preso
parte dell'operazione anti-maoista.
Potrebbero
esserci stati
anche agenti dei
servizi speciali di informazione [SIB] della polizia
dell’Andhra
Pradesh. Forse non vogliono rivelare
esattamente quel che
sanno. Ma il direttore
generale della polizia di Nanduri,
Sambasiva Rao, ha dichiarato che
avevano
informazioni specifiche su dove si
trovavano i maoisti e che è
stata un’operazione congiunta. Perciò
credo sia stata opera del SIB dell’Andra
Pradesh. E The
Hindu ha citato il funzionario di
polizia che ha detto di aver usato
il GPS. Come fa a la
polizia a dire
che questa non è
intelligence sofisticata?
Basti vedere che hanno
dichiarato che
c'era un plenum, e che certamente hanno
usato elicotteri, questi
particolari non sono molto
frequenti.
Perché
un attacco del genere?
Da
tempo la polizia si
è fatta aggressiva
e cerca spesso di realizzare operazioni del
genere. Il motivo
di questa come
delle altre operazioni è che
il governo di Andhra Pradesh vuole
aggressivamente
proseguire
l’estrazione di
bauxite. È sempre stata la loro
intenzione, ma ora le
cose si muovono a un ritmo accelerato.
Il primo ministro Narendra Modi ha visitato
il Giappone e firmato un trattati
per la fornitura di uranio. Come
sapete, intendono costruire una centrale
in Kovvada, Andhra Pradesh, dove il movimento maoista è forte.
Kovvada,
sulla costa del distretto Srikakulam, dove
è stato proposta
la costruzione di un mega-impianto
nucleare?
Sì,
l’estrazione della bauxite
è solo un aspetto,
una lotta in corso, ma accanto a questa ora
vi è la proposta
di un corridoio
costiero (sviluppo dei porti). La riunione
maoista in
Malkangiri doveva
discutere l'attuazione della
redistribuzione delle terre e
gli ultimi sviluppi.
Da quando Uday
[Gajarla Ravi, veterano del
partito maoista in Telangana
con oltre vent’anni di
esperienza nell'organizzazione sotto
diversi pseudonimi: Uday, Ganesh e Anand]
ha assunto la responsabilità dell’AOB,
oltre al fermo dell’estrazione della
bauxite, i locali
hanno iniziato a
rivendicare i loro
diritti sulle
terre delle piantagioni
di caffè. In queste zone il
partito sta occupando le terre e le
redistribuisce. Dopo
l’arrivo di Uday, in alcuni villaggi si
sono formati comitati
rivoluzionari provinciali. Per
questo la polizia si
accanisce sui maoisti. Per
questo la polizia ha gridato
“Ravi samrajyam inno aindhe”, il
governo di Ravi è
finito.
Stai
dicendo che l’operazione ha a che fare con l’estrazione
di bauxite?
In
generale è un conflitto tra due modelli di
sviluppo. Ecco perché dico che non
si tratta dello scontro di un giorno tra
polizia e maoisti. Non è in discussione
fino a che punto la polizia
si assuma
le sue
responsabilità o proclami
la sua vittoria.
Per le loro operazioni il rispetto della
legge è irrilevante. Le loro operazioni
rispondono alla volontà dello
Stato, non all'interesse
degli Adivasi.
Dall’altra
parte, quali che
siano gli errori
commessi dai maoisti, questi
sono nell'interesse degli
Adivasi.
Diciamo
pure che l'attuale
governo sia rappresentante
del popolo, ma quando ha di fronte gli
Adivasi, il suo
interesse è attuare
il programma di
sviluppo della Banca Mondiale.
L’approccio dei
maoisti è l'opposto. È
un programma di sviluppo contro
la Banca Mondiale. Questo è il vero
conflitto.
Ma l’incidente
ha avuto luogo dopo che il governo di
Chandrababu Naidu in
Andhra Pradesh ha
messo in mora la disposizione del governo
centrale di concessione
di permessi per l'estrazione di bauxite nelle aree tribali. Qual è
la connessione tra questa
questione e le
operazioni
in corso?
La
moratoria è stata una misura temporanea
adottata per
placare le comunità tribali quando il movimento era all’apice.
Ma credete davvero che
un accordo
siglato dal governo,
specie con un
altro paese, possa
essere messo in
"mora"
o ritirato? Samo
stati a Goplapatnam, nei
pressi di Visakhapatnam, dove, dopo una
lunga lotta, l'estrazione di bauxite è
stata
fermata. Ma
quando ci siamo tornati,
tutta operazione
era di nuovo in
marcia. La
cosiddetta
moratoria è una
tattica per fermare i movimenti popolari.
Chi vive
nelle zone in cui sono stati proposti
questi progetti, non lo dimentica.
Il governo usa queste
tattiche per mostrare una parvenza di compromesso,
mentre i lavori
continuano in
segreto. È come
il progetto Polavaram. Quando mai si è
fermata l'opera?
Non è mai
successo.
Da
quanto ho visto durante il mio viaggio
nella regione, è evidente che il versante
Odisha dell’AOB è visibilmente più
povero. Non c'è
nemmeno una parvenza di attività del
Progetto Nazionale Mahatma Gandhi di
Garanzia
dell'Occupazione
Rurale. Nella
regione funzionano pochissime
scuole pubbliche e
mancano strutture sanitarie di base.
Sul versante Andhra,
queste ci
sono. Il governo sostiene che è colpa
della presenza di maoisti.
Haragopal
[un importante attivista per i diritti umani] ed
io abbiamo incontrato Naveen Patnaik [primo
ministro dell'Odisha nel 2011]. Lo abbiamo
incontrato e discusso con lui per oltre due ore e mezza. Accadde
al tempo del sequestro di Vineel Krishna
[Autorità di Raccordo del
Malkangiri]. Quando la
vicenda fu conclusa, e i
prigionieri Adivasi non furono
rilasciati, incontrammo
ancora il Primo Ministro. Sottolineammo
ancora una volta che in Odisha gli
Adivasi formano
il 22% della
popolazione e lo stato
ha più ricchezze
forestale rispetto all’Andhra
Pradesh. Perchè, allora,
i progetti governativi
e i programmi di assistenza sociale non sono
orientati verso adivasi, come
prevede la tua stessa legge - il
Regolamento del
1956? [il
Regolamento
deriva dalla disposizione costituzionale
che vieta e
regolamenta i trasferimenti di terra tribale al di fuori delle
comunità e al suo interno]
Invece
che applicare queste norme, gli adivasi sono perseguitati con l’UAPA
[legge di prevenzione delle attività
illegali] mentre nella zona Narayanpatnam il
partito sta attuando
questi programmi.
Migliaia di militanti del partito
sono messi in
carcere. Durante il sequestro, nel 2011,
800 tribali furono incarcerati.
Lì,
data la forza del
movimento naxalita, la polizia e gli
apparati
dello Stato si sono fatto furbi,
e qualcosa è stato fatto per accontentare
le comunità tribali e mostrare una
parvenza di benessere. Ma in Odisha sono
lasciate alla negligenza.
Stai
dicendo che in Andhra Pradesh la forza del
movimento maoista ha messo in scacco lo
Stato e lo
ha portato a una maggiore responsabilità?
Di certo, come
hai già detto,
anche il fermo dell’estrazione
di bauxite è frutto della
pressione del partito sul governo.
Quando parli dicotomia
di sviluppo, contro chi è
per il tipo di sviluppo della Banca
Mondiale, ti si
potrebbe domandare: come si può fare a
meno di sfruttare
le risorse naturali? Lo si può
fare in modo
controllato, in modo che il degrado ambientale sia
minimizzato e possa
essere utile anche
per gli Adivasi
e le comunità che vivono intorno a questi
progetti?
[Ride]
Questo è parte della lunga
storia di lotte degli Adivasi
per il controllo sulle
loro risorse naturali. Dobbiamo capire una cosa: le
comunità tribali
preservano le
nostre risorse naturali. Non
sfruttano le risorse naturali. Le loro esigenze sono minime. Non
intervengono violentemente sulle
foreste. Da loro
i progetti del
governo sono intesi come
tentativi di deportarli.
Allora
come vorreste
tentare
di affrontare questa
dicotomia di modello
di sviluppo, se così possiamo
chiamarla?
Non
c'è dicotomia. C’è solo la
rivendicazione degli Adivasi delle
terre che abitano, ci
sono i Programmo Quinto
e Sesto
della Costituzione che garantiscono
loro il diritto al “Jal,
jungle,
Zameen” [acqua, foreste e terre]. Tutto quello che chiedono
è la realizzazione del
Gram Sabha, che
questi progetti di sviluppo vengano loro
sottoposti e che si lasci decidere loro.
Non dicono neanche che
tutte la
ricchezze
naturale devono
appartenere a loro. Sono
disposti a condividerle
ma senza danneggiare il
diritto fondamentale alla vita e alla dignità delle loro comunità e
senza disastri ambientali.
Sono disponibili
a discuterne.
Sì.
Perciò occorre intraprendere
progetti più ristretti,
medio-piccoli. Ci
sono tanti altri modi di sviluppo.
I governi, in particolare quello di
Chandrababu Naidu in Andhra Pradesh,
guardano
qualsiasi opposizione ai
loro programmi
di sviluppo come un problema
di ordine pubblico.
Entrambi
i governi di Andhra
Pradesh e Telangana sostengono che le attività Naxalite
si sono già
notevolmente ridotte.
Dicono che il
partito maoista è in ritirata
in entrambi gli Stati.
L’attacco
stesso però dimostra che il governo
riconosce la loro
presenza. A quanto sembra, sono stati
fatti
preparativi meticolosi per ucciderli.
Hanno richiesto l'assistenza
del governo centrale per più truppe,
più strade da costruire nella regione per il loro
movimento, ulteriori
fondi per le operazioni anti-Naxalite.
Tutto il resto è
solo tutto una
facciata pubblica.
L’operazione
del 24 ottobre è
stata un colpo mortale per
partito maoista?
In
nessun modo può essere un colpo mortale,
ma è certamente una perdita. Perdere anche un solo membro di
partito è una perdita. In questo caso si
sono persi membri del comitato di
divisione,
del comitato di zona,
ovviamente è
stata una grave perdita.
Ma
il partito è abituato a queste perdite
ed è anche noto per ricomporsi rapidamente
e andare avanti.
È
così. Questo tipo di incidenti
sono parte
integrante della vita di partito. Abbiamo
già visto
alti dirigenti catturati e uccisi. Sono
perdite che
capitano in un movimento rivoluzionario.
Spesso
si solleva la
questione che nel
2004 i maoisti hanno perso l'opportunità
di unirsi sistema,
quando si svolsero
i colloqui di pace tra i Naxaliti
e il governo Pradesh di Y.S.
Rajasekhara Reddy.
Allora,
naturalmente, i maoisti non andarono ai
colloqui per cambiare
la loro strategia o tattica. Il partito ha sempre sostenuto che non
rifiuta
l'idea di colloqui, ma che
ciò non significa rinunciare
a combattere. Per
tutti i 20 anni che è durata la guerra in
Vietnam, a Parigi si
sono tenuti colloqui. Dunque,
i colloqui sono parte della tattica del partito. In secondo luogo,
allora il popolo voleva
i colloqui. Come
dirà poi Chandrababu
Naidu, sono stati
un referendum sui programmi della Banca Mondiale, su come considerare
il movimento maoista, se
solo come un problema di
ordine pubblico o come
un problema socio-economico, e
c'era la questione Telangana. Appena
salito al potere, a fine anni 90, Chandrababu
Naidu aveva dichiarato che
avrebbe applicato
con determinazione il programma della Banca Mondiale e aveva
chiaramente definito
la lotta maoista un problema di ordine
pubblico. Disse
che lo avrebbe
schiacciato. In
realtà, quello fu uno
dei momenti più
alti del movimento. Qualsiasi partito,
tranne quello di Chandrababu Naidu, lo
avrebbe riconosciuto
come un problema socio-economico. Naturalmente, noi
lo vediamo come
una soluzione. E, a proposito del referendum, Chandrababu Naidu lo
ha perso.
Il
partito potrà mai
entrare in una democrazia
parlamentare?
No. Noi non consideriamo il sistema dell’India come una vera espressione di democrazia parlamentare. Specie da quando Narendra Modi è salito al potere, definiamo questa fase storica fascismo hindutva. Del resto, tranne che in Inghilterra durante il periodo della rivoluzione industriale, non c'è mai stata al mondo una democrazia parlamentare che abbia rispettato lo stato di diritto. In Francia, dopo la Rivoluzione Francese, ci fu la democrazia borghese. Da quando il capitalismo ha raggiunto lo stadio supremo dell'imperialismo, non si può avere la democrazia parlamentare, in particolare in un paese del Terzo Mondo come l'India. Il mero svolgimento di elezioni non è democrazia parlamentare. Democrazia parlamentare significa stato di diritto e diritti fondamentali. Tutti questi sono nella nostra Costituzione, ci sono principi di indirizzo della politica dello Stato, c'è un Preambolo. Non vi chiediamo di attuare il programma maoista, né che accettiate la nostra visione del mondo, né che ci cediate volontariamente il potere; stiamo solo chiedendo che rispettiate la Costituzione su cui avete prestato giuramento.
No. Noi non consideriamo il sistema dell’India come una vera espressione di democrazia parlamentare. Specie da quando Narendra Modi è salito al potere, definiamo questa fase storica fascismo hindutva. Del resto, tranne che in Inghilterra durante il periodo della rivoluzione industriale, non c'è mai stata al mondo una democrazia parlamentare che abbia rispettato lo stato di diritto. In Francia, dopo la Rivoluzione Francese, ci fu la democrazia borghese. Da quando il capitalismo ha raggiunto lo stadio supremo dell'imperialismo, non si può avere la democrazia parlamentare, in particolare in un paese del Terzo Mondo come l'India. Il mero svolgimento di elezioni non è democrazia parlamentare. Democrazia parlamentare significa stato di diritto e diritti fondamentali. Tutti questi sono nella nostra Costituzione, ci sono principi di indirizzo della politica dello Stato, c'è un Preambolo. Non vi chiediamo di attuare il programma maoista, né che accettiate la nostra visione del mondo, né che ci cediate volontariamente il potere; stiamo solo chiedendo che rispettiate la Costituzione su cui avete prestato giuramento.
I
Greyhounds
non sono responsabili verso il
Parlamento. Il
loro bilancio non è sottoposto ad
approvazione. Non usano targhe speciali
per i loro veicoli. Non
indossano uniformi, non usano veicoli ufficiali. Non
sono responsabili verso nessuno,
nemmeno verso la stessa struttura
di polizia dello Stato. Rispondono
direttamente e
solo al Primo
Ministro. Come chiamare
tutto ciò stato
di diritto? Di quale
diritto?
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