Torino, sciopero alla mensa dell'Onu. Le lavoratrici: "Qui negati i nostri diritti "
Sciopero alla mensa dell'Onu a Torino: o meglio alla mensa dell'Oil, l'organizzazione che per le Nazioni Unite si occupa appunti dei temi del lavoro e che invece, secondo le lavoratrici che protestano e i sindacati ai diritti del lavoro non farebbe la necessaria attenzioneA incrociare le braccia sono le lavoratrici della ditta Serenissima, che gestisce il servizio mensa del Bit (Bureau Internationale du Travail) di corso Unità d'Italia. .
"E' inaccettabile, ancora di più in questo luogo dove dovrebbero esserci le maggiori attenzioni ai temi dei diritti del lavoro quello che sta succedendo: l'azienda ha comunicato alcuni trasferimenti con la scusa della ristrutturazione delle cucine. In realtà la ristrutturazione è transitoria, i trasferimenti no (è stata comunicata la data di inizio ma non quella di fine). In particolare, su 30 dipendenti, 9 saranno spostate nelle sedi di Grugliasco, Collegno e nelle due unità di Cuneo, tra esse la delegata Rsa. Sono stati anche comunicati arbitrariamente cambi e riduzione di orari. Chiediamo spiegazioni e che si torni indietro sulla decisione. Per questo oggi abbiamo indetto sciopero e non escludiamo altre iniziative".
Diversi borsisti del Bit, dopo aver esposto alcuni cartelli in segno di solidarietà dei lavoratori, hanno invitato a non mangiare in mensa. L'adesione è stato pari al 90%.
Domani alle 12 si terrà un'assemblea dei lavoratori del Bit che intendono sostenere ancora la protesta delle dipendenti della mensa.
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