Come
se 9 decreti non fossero bastati per vedere da che parte sta lo Stato,
come se ci fossero ancora dubbi sul fatto che lo Stato, e i suoi governi
pensano solo a difendere gli interessi dei padroni dell'acciaio e
dell'Italia sui mercati internazionali, e non certo a tutelare
lavoratori e cittadini di Taranto,
Massafra segretario generale della Cgil se ne esce dichiarando sulla GdM: "E' lo Stato per noi a dover continuare a dare garanzie non i privati..."
UNA GARANZIA!? Certo che stiamo messi proprio male...!
Ma
Massafra non si smentisce neanche nel giudizio rispetto ai Commissari
dell'Ilva, messi lì dal governo. In riferimento allo slittamento al 23
giugno delle presentazioni delle offerte, invece di vedere questo
ulteriore rinvio in senso negativo (come in effetti è), in una
situazione in cui la situazione di lavoro, di sicurezza, di salute
degrada sempre di più e anche la ordinaria bonifica viene rinviata, in
attesa della svendita, Massafra dichiara: "Vuol dire che anche i
Commissari e il Governo prendono tempo rispetto ad una questione
delicata...".
Così
come la Cgil entra in pieno nella logica capitalista della difesa
dell'Italia, rispetto alla concorrenza europea e mondiale: "(noi)
continuiamo, nonostante il taglio produttivo (da 10 milioni a 5 milioni
di tonnellate), ad essere leader indiscussi e quindi "scomodi"
competitor di Francia, Spagna, Regno Unito e Germania... ma anche della
concorrenza, senza regole, dei mercati esteri di Cina e India... L'Ilva
di Taranto in tutto questo, dunque, non gioca solo una partita di mera
sopravvivenza o di difesa dei posti di lavoro o della salute dei
tarantini...".
Una
posizione che di fatto si unisce al coro dei padroni italiani
dell'acciaio, della Federacciai e del governo. I quali per mantenersi in buona posizione
sul mercato mondiale - e quindi per difendere i profitti - non hanno
esitato e non esiteranno a guardare solo ai loro interessi economici e
di competizione e a questi sacrificheranno ancora di più costo del
lavoro, il costo della sicurezza, l'ambiente, ecc.
Una
posizione, inoltre, che oggettivamente accompagna una logica perversa
di concorrenza anche tra lavoratori italiani e lavoratori francesi,
cinesi, ecc., con lavoratori italiani che dovrebbero essere di fatto legati ai propri padroni, contro
altri lavoratori, e che devono farsi, in maniera suicida, portavoce di
interessi aziendalisti, a cui vengono per forza subordinati i propri
interessi di lavoro, salute, diritti
E
anche sulla questione salute, Massafra/Cgil non si smentisce: "...dal
momento in cui sono intervenute le prescrizioni Aia, importanti passi in
avanti per la tutela della salute se ne sono fatti... è un dato
oggettivamente riscontrabile che quegli interventi di
ambientalizzazione, in particolare nell'area a caldo... hanno
contribuito a diminuire le emissioni inquinanti...".
Massafra, quindi, come l'On. Pelillo (PD), che ha dichiarato: "Abbiamo
un nuovo presente sotto gli occhi, la grande industria non inquina più,
perché la produzione è calata rispetto alla gestione Riva”.
Ignobile! Si tratta di affermazioni di palese falsità, che ogni operaio, ogni abitante dei Tamburi smentisce! Ma la Cgil pur di accreditarsi evidentemente ai Tavoli che contano, dei commissari, del governo, arriva a stravolgere la realtà.
Ignobile! Si tratta di affermazioni di palese falsità, che ogni operaio, ogni abitante dei Tamburi smentisce! Ma la Cgil pur di accreditarsi evidentemente ai Tavoli che contano, dei commissari, del governo, arriva a stravolgere la realtà.
Nessun commento:
Posta un commento