venerdì 24 ottobre 2014

pc 24 ottobre - Parlando di Renzi – Stralci d'Ansa

Riapro le virtuali pagine dell'ANSA per leggere le “sparate" di Matteo Renzi a Domenica Live  su canale 5.


Intanto mi soffermo su una frase che a metà intervista, coglie il suo essere Moderno Fascista

"Ora è arrivato il momento di mettere da parte bandiere, singoli schieramenti e dire "ragazzi ora ci sono da fare delle cose, se si fanno si vince la madre di tutte le battaglie, che è il lavoro".

E' facile abbindolare i giovani, parlando loro di lavoro, è facile usare il linguaggio qualunquista e populista che recita “via le bandiere” . . . è fin troppo facile dire che siamo tutti dalla stessa parte e che siamo tutti sulla stessa barca. . . ma il premier non si ferma, ha imparato bene la lezione e recita come conviene al primo della classe (della sua classe chiaramente):

"Sono arrabbiati un po' tutti: regioni, sindacati, magistrati... io non ho la verità in tasca. Noi siamo al governo da 8 mesi e - o tutti facciamo uno sforzo insieme restituendo i soldi ai cittadini o non c'è futuro...Le Regioni sono arrabbiate? Gli passerà...
Siccome per vent'anni hanno sempre pagato le famiglie, ora se iniziamo a fare un po' di tagli ai ministeri e alle Regioni, non è che si possono lamentare".

Ma di quali tagli parla?
Dei tagli al mondo del lavoro?
Degli studenti disabili che non potranno frequentare le scuole?
Dei lavoratori che da precari che erano entrano a far parte del sub-precariato ?
Ci spieghi il giovane Matteo cosa vogliono realmente dire le sue parole!
Forse che i suoi “Dei” gli fanno premura e minacciano di tagliargli le gambe in corsa?
Forse che nelle sue notti di delirio, convinto com'è di superare il suo maestro, già sogna una moderna marcia su Roma?

"Quando la sera vado a letto penso che ho davanti grandi sfide ma penso di non essere solo: io non sono la causa dei problemi, io spero di essere qui a rappresentare gli italiani che sperano al di là del colore politico che io ce la faccia"
Ancora parla di colore politico e ancora tenta di portare tutti gli italiani sotto lo stesso tetto . . il tetto del qualunquismo e dove è possibile, lo stesso in cui dormono le pecore e sotto il quale si accetta tutto e non si fanno domande.
"Per la prima volta dopo anni, la legge di stabilità del 2015 prevede 18 miliardi di tasse in meno, sono tanti soldi. Abbiamo capito che l'Italia non può continuare a chiedere sempre ai soliti di pagare".
Perchè lui a chi ha intenzione di chiederli . . . c'è qualcuno dei suoi “padroni” che è disposto a pagare, forse? O si è forse convinto che ci siano cascati tutti nella menzogna degli 80 euro e di quelli che ha promesso alle mamme (rievocando il duce) per i prossimi 3 anni ?
La cavolata che però ha superato tutte le altre è quella sul Tfr . . .la dove le banche siano disposte a dare “una mano alle aziende” i fregati sarebbero sempre i lavoratori che con la pia illusione di vedersi più soldi in busta (i loro soldi) ci dovrebbero pagare pure le tasse e quindi a guadagnarci sarebbero sempre stato e aziende: 
"Lasceremo al cittadino la libertà di fare come gli pare, il Tfr è una possibilità".
Infine per concludere con una buffonata bella e buona ci spiega pure qual'è il motivo che l'ha tenuto lontano da Genova:
A Genova "non sono andato perché non ci andava di andare a fare la passerella. Mi è preso un senso di rispetto per questa gente e chi è andato lì cercando di fare campagna elettorale ha sbagliato", e "quelli che fanno campagna elettorale permanente, alla fine vengono contestati anche loro.
A questo punto vorremmo sapere cosa è andato a fare per il resto dell'Italia, nascondendosi tra l'altro dalle contestazioni del pubblico e chiudendosi in spazi ben protetti dall'ira dei cittadini che ella ha gabbato caro presidente . . . ci dica quali sono i progetti per il suo futuro perché gli italiani sono stanchi delle sue “baggianate” e da quanto vediamo sarebbero ben disposti a pagarle 80 euro al mese per mandarla insieme ai suoi amici in un posto a sua scelta che però dia loro la garanzia di non rivederla mai più!

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