Intanto
mi soffermo su una frase che a metà intervista, coglie il suo essere
Moderno Fascista :
"Ora
è arrivato il momento di mettere da parte bandiere, singoli
schieramenti e dire "ragazzi ora ci sono da fare delle cose, se si
fanno si vince la madre di tutte le battaglie, che è il lavoro".
E'
facile abbindolare i giovani, parlando loro di lavoro, è facile
usare il linguaggio qualunquista e populista che recita “via le
bandiere” . . . è fin troppo facile dire che siamo tutti dalla
stessa parte e che siamo tutti sulla stessa barca. . . ma il premier
non si ferma, ha imparato bene la lezione e recita come conviene al
primo della classe (della sua classe chiaramente):
"Sono
arrabbiati un po' tutti: regioni, sindacati, magistrati... io non ho
la verità in tasca. Noi siamo al governo da 8 mesi e - o tutti
facciamo uno sforzo insieme restituendo i soldi ai cittadini o non
c'è futuro...Le Regioni sono arrabbiate? Gli passerà...
Siccome
per vent'anni hanno sempre pagato le famiglie, ora se iniziamo a fare
un po' di tagli ai ministeri e alle Regioni, non è che si possono
lamentare".
Ma
di quali tagli parla?
Dei
tagli al mondo del lavoro?
Degli
studenti disabili che non potranno frequentare le scuole?
Dei
lavoratori che da precari che erano entrano a far parte del
sub-precariato ?
Ci
spieghi il giovane Matteo cosa vogliono realmente dire le sue parole!
Forse
che i suoi “Dei” gli fanno premura e minacciano di tagliargli le
gambe in corsa?
Forse
che nelle sue notti di delirio, convinto com'è di superare il suo
maestro, già sogna una
moderna marcia su Roma?
"Quando
la sera vado a letto penso che ho davanti grandi sfide ma penso di
non essere solo: io non sono la causa dei problemi, io spero di
essere qui a rappresentare gli italiani che sperano al di là del
colore politico che io ce la faccia"
Ancora
parla di colore politico e ancora tenta di portare tutti gli italiani
sotto lo stesso tetto . . il tetto del qualunquismo e dove è
possibile, lo stesso in cui dormono le pecore e sotto il quale si
accetta tutto e non si fanno domande.
"Per
la prima volta dopo anni, la legge di stabilità del 2015 prevede 18
miliardi di tasse in meno, sono tanti soldi. Abbiamo capito che
l'Italia non può continuare a chiedere sempre ai soliti di pagare".
Perchè
lui a chi ha intenzione di chiederli . . . c'è qualcuno dei suoi
“padroni” che è disposto a pagare, forse? O si è forse convinto
che ci siano cascati tutti nella menzogna degli 80 euro e di quelli
che ha promesso alle mamme (rievocando il duce) per i prossimi 3 anni
?
La
cavolata che però ha superato tutte le altre è quella sul Tfr . .
.la dove le banche siano disposte a dare “una mano alle aziende”
i fregati sarebbero sempre i lavoratori che con la pia illusione di
vedersi più soldi in busta (i loro soldi) ci dovrebbero pagare pure
le tasse e quindi a guadagnarci sarebbero sempre stato e aziende:
"Lasceremo al cittadino
la libertà di fare come gli pare, il Tfr è una possibilità".
Infine
per concludere con una buffonata bella e buona ci spiega pure qual'è
il motivo che l'ha tenuto lontano da Genova:
A
Genova "non
sono andato perché
non
ci andava di andare a fare la passerella.
Mi è
preso un senso di rispetto per questa gente e chi è andato lì
cercando di
fare campagna elettorale ha sbagliato", e "quelli che fanno
campagna elettorale permanente, alla fine vengono contestati anche
loro.
A
questo punto vorremmo sapere cosa è andato a fare per il resto
dell'Italia, nascondendosi tra l'altro dalle contestazioni del
pubblico e chiudendosi in spazi ben protetti dall'ira dei cittadini
che ella ha gabbato caro presidente . . . ci dica quali sono i
progetti per il suo futuro perché gli italiani sono stanchi delle
sue “baggianate” e da quanto vediamo sarebbero ben disposti a
pagarle 80 euro al mese per mandarla insieme ai suoi amici in un
posto a sua scelta che però dia loro la garanzia di non rivederla
mai più!
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