Ma nella bozza della legge di stabilità... ci sono tuttavia tagli alle supplenze e all’organico del personale Ata; al personale comandato e, soprattutto, il rinnovo del blocco del contratto al 2015. Il contributo offerto all’altare della spending review da Viale Trastevere dovrebbe valere un sesto dei tagli complessivi chiesti da Renzi e da Padoan a tutti i ministeri (148 milioni di euro su 1 miliardo e 17 milioni nel 2015).
L’università taglierà gli acquisti per 34 milioni nel 2015 e 32 nel biennio successivo. Gli atenei «virtuosi» si divideranno 150 milioni di euro aggiuntivi per la quota «premiale» riservata a chi dimostra di essere «performativo» secondo le regole del sistema di valutazione.
Nella scuola è prevista la riduzione del personale scolastico pari a 2.020 persone, pari a una riduzione di spesa da 50,7 milioni di euro a partire dal prossimo anno scolastico. Una stretta che continua da anni: a questo settore del personale sono stati tagliati 47 mila posti.
Confermato il blocco dei contratti e quello degli scatti di anzianità. Ciò prepara la loro eliminazione quando sarà approvata la riforma Renzi-Giannini che introdurrà gli «scatti di competenza» riservati solo al 66% dei docenti «meritevoli»...
Sono state eliminate le supplenze brevi di un giorno per i docenti e fino a sette per il personale Ata.
La maggioranza dei 148 mila neo-assunti confluirà nell’organico funzionale, risponderà ai presidi-manager e verrà spedito a coprire le supplenze sul territorio provinciale di riferimento.
Senz’altro più cospicui i risparmi che il governo otterrà confermando il blocco del contratto e degli automatismi stipendiali al 2015. Questa misura vale per tutto il pubblico impiego. Sta qui il tesoretto che finanzierà la prima tranche dell’assunzione di massa nella scuola. Per il personale scolastico il contratto è bloccato dal 2009. Un record.
Nella legge di stabilità sono stati stanziati inoltre 200 milioni di euro per le scuole paritarie, a saldo del contributo da 472 milioni di euro previsto per il 2014. È saltata la norma che imponeva i commissari interni all’esame di maturità per un risparmio da 147 milioni di euro...
Non ci sono interventi per il diritto allo studio, come richiesto dai 100 mila studenti che hanno manifestato in 90 città il 10 ottobre scorso..."
OGNI COMMENTO E' SUPERFLUO....
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