Compagni,
è con grande gioia, entusiasmo ed emozione che salutiamo il
10° anniversario del PCI (M).
La creazione di questo partito ha costituito un potente
rafforzamento del movimento comunista internazionale e una grande affermazione
che è la guerra popolare che unisce i comunisti e forgia gli autentici partiti
comunisti maoisti.
Un esempio da cui trarre insegnamenti, ispirazioni, ma
soprattutto una grande fiducia e una forza ideologica per i proletari e le
masse popolari avanzate anche nel nostro paese.
La formazione di questo partito e i suoi 10 anni hanno
risposto e rispondono alle aspirazioni e ai desideri della classe operaia, dei
contadini e delle larghe masse oppresse dell'India di avere un autentico
partito proletario che le diriga verso il cambiamento rivoluzionario e
l'edificazione di una società di Nuova Democrazia in marcia verso il socialismo
e il comunismo.
Il fuoco che divampa in Asia del sud fa dell'India una
potenziale nuova Cina dell'epoca della rivoluzione e costituisce un fatto enorme
nel quadro dei rapporti di forza mondiali tra imperialismo e lotte dei popoli
oppressi e tra rivoluzione e controrivoluzione, un fatto che conferma che la
contraddizione principale è tra imperialismo e paesi e popoli oppressi e che la
tendenza principale è la rivoluzione.
La grande decisione della fondazione di questo partito ha
indicato anche un metodo per costruire l'unità, come è stato verificato dalla
nuova importante tappa dell'unificazione del movimento comunista indiano
rappresentata dalla fusione del Pci Naxalbari con il PCI (M).
Il PCI (M) all'atto della sua fondazione scriveva nel suo
comunicato:
“Il PCI (M) proseguirà agendo come un'avanguardia politica unificata del proletariato indiano. Il marxismo-leninismo-maoismo costituirà la base ideologica del suo pensiero guida in tutte le sfere dell'attività, continuerà lottando contro le deviazioni di destra e di sinistra, soprattutto contro il revisionismo essendo questo il principale pericolo del mci. Cercherà di unificare tutti gli autentici gruppi e individui maoisti fuori dal partito”.
“Il PCI (M) proseguirà agendo come un'avanguardia politica unificata del proletariato indiano. Il marxismo-leninismo-maoismo costituirà la base ideologica del suo pensiero guida in tutte le sfere dell'attività, continuerà lottando contro le deviazioni di destra e di sinistra, soprattutto contro il revisionismo essendo questo il principale pericolo del mci. Cercherà di unificare tutti gli autentici gruppi e individui maoisti fuori dal partito”.
A 10 anni dalla fondazione questo impegno è stato mantenuto
e costituisce, quindi, una via e una linea maoista verificata da cui attingere,
in ogni paese in cui bisogna unire i maoisti in un partito comunista d'avanguardia.
Ma è anche una indicazione che vale per il mci nel processo
di ricostituzione di un'organizzazione internazionale, dopo il collasso del
Rim.
Marxismo-leninismo-maoismo, guerra popolare, unità dei
comunisti mlm, il nostro partito è schierato apertamente su questa strada,
lavora per questo negli ultimi anni ed è unito al PCI (M) nella costruzione di
questo percorso. La fusione con Naxalbari pone condizioni migliori per
l'avanzamento di questo processo di unità, a cui tutti gli autentici partiti e
organizzazioni mlm devono guardare e attingere insegnamenti, e di conseguenza
schierarsi.
L'unità dei partiti e organizzazioni mlm è elemento decisivo
per sviluppare il sostegno alla guerra popolare in India su scala
internazionale.
Per questo il nostro partito dà il pieno appoggio alla linea
e all'azione del Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in
India e invita tutti a consolidare questa unità e a combattere il falso
internazionalismo che con parole di “sinistra” propugna un'azione di destra e
non coglie l'importanza strategica del sostegno alla guerra popolare e allo
stesso Comitato internazionale.
L'India entra in maniera prepotente nello scenario mondiale
dell'imperialismo con le sue multinazionali che dentro questo sistema giocano
un ruolo attivo, così come lo vuole giocare il nuovo regime fascista indù di
Modi.
Anche nel nostro paese il legame tra le multinazionali
indiane e i padroni italiani si va consolidando in un rapporto di collusione,
alleanza – pur sempre all'interno della contesa e concorrenza sul mercato
mondiale attraversato dalla crisi economica e finanziaria. Il caso
dell'industria bellica, vedi Finmeccanica, il caso delle industrie
dell'acciaio, Arcelor-Mittal e Jindal, stanno a dimostrare che le
multinazionali indiane diventano per il proletariato italiano anche un nemico
interno e che le multinazionali italiane partecipano pienamente al
supersfruttamento del proletariato indiano e alla rapina del popolo
indiano.
Ma c'è da dire che in questo modo gli operai sperimentano
sulla propria pelle che i padroni, dall'Italia all'India, sono uniti nel
portare avanti i loro profitti di sangue sulla pelle dei proletari e delle
masse popolari e che gli operai sono una sola classe a livello internazionale e
devono stringere in maniera forte i loro legami di solidarietà e di lotta.
E il nostro partito è impegnato a rendere concreto questo
legame internazionalista.
Questo legame sul piano economico si traduce in una nuova
sintonia politica tra il governo fascista Indù di Modi e il governo di stampo
moderno fascista di Renzi che raccoglie dietro di sé Berlusconi e tutta la
borghesia imperialista italiana.
Questi governi vogliono camminare mano nella mano e trattano
alla luce di questo i loro rapporti.
Il governo indiano ha chiesto anche al nostro governo, come
a tutti i governi europei, di fermare il sostegno alla guerra popolare, che nel
nostro paese ha una sua base solida nel nostro partito, nel Comitato
internazionale di sostegno con le sue decine e decine di iniziative prodotte in
questi anni tra operai, giovani, donne e sinceri rivoluzionari e democratici.
Il governo indiano rimanda indietro un marò assassino di
pescatori indiani mentre utilizza la più brutale repressione contro il suo
popolo. Questa è la seconda ragione per considerare questa collaborazione come
parte dei nemici interni della lotta di classe in Italia.
Siamo ben consapevoli che il miglior sostegno
internazionalista è la rivoluzione proletaria e socialista nel nostro paese e
che la migliore solidarietà alla guerra popolare è l'inizio della guerra
popolare nel nostro paese.
A questo stiamo lavorando con difficoltà, avanzamenti e
arretramenti, in un'impresa molto difficile; e ogni qual volta il nostro
partito ha avuto l'opportunità di parlare con i compagni indiani, abbiamo
trovato comprensione su queste difficoltà e incoraggiamento.
Ma l'inizio delle guerre popolari dipende essenzialmente
dalle basi ideologiche, politiche e organizzative, e su questo il contributo
del movimento comunista indiano, come degli altri partiti del mci, è uno dei
fattori decisivi.
Siamo appunto in questa fase di preparazione ideologica e
politica per assolvere ai nostri doveri di autentici internazionalisti.
VIVA IL 10°ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL PCI (M)!
VIVA L'UNITA' DEI PARTITI MARXISTI-LENINISTI MAOISTI!
ONORE AI MARTIRI DELLA RIVOLUZIONE IN INDIA!
SOSTENIAMO LA GUERRA POPOLARE IN INDIA!
Partito Comunista maoista – ITALIA
27 settembre 2014
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