Chi si nasconde dietro lo sgombero di via Falck, 44?
MA CERTO, I PALAZZINARI!
Nello stabile di via Falck 44 a Sesto Sesto San Giovanni, ove hanno sede diverse associazioni, la nuova proprietà negli ultimi mesi è entrata prepotentemente sfasciando porte e finestre in più occasioni. Recentemente sono entrati per scavare nel cortile e iniziare il carotaggio del terreno. Hanno nuovamente sfasciato porte e chiuso l’acqua probabilmente dopo aver rotto delle tubature
durante i lavori.
Tutto ciò in vista delle ristrutturazioni che verranno fatte a settembre, secondo cui verrà abbattuta tutta l’area per costruire un nuovo centro per anziani della Fondazioni Pelucca con l’appoggio del Comune, dato che è il Sindaco a nominare la maggioranza dei consiglieri della Fondazione.
Un progetto che doveva esser realizzato già 4 anni fa, e che di fatto non si concretizzò per mancanza di fondi.
Ma di che “ristrutturazione” si parla? Facendo qualche ricerca, quella che è saltata fuori è piuttosto una SPECULAZIONE EDILIZIA bella e buona, in perfetto stile palazzinaro. Lo stabile in questione è stato donato dalla vecchia proprietà alla Fondazione Pelucca, un ente partecipato a maggioranza dal Comune di Sesto che gestisce l’attuale casa di riposo; dato il vincolo di destinazione sociale per lo stabile, inizialmente e al momento della discussione in consiglio comunale più di 5 anni fa, si era parlato per via Falck della creazione di uno spazio riabilitativo per
anziani. In realtà il progetto di “ristrutturazione” presentato prevederebbe la costruzione di un piccolo spazio per gli anziani su circa un terzo dell’attuale superficie, mentre sugli altri due terzi sorgerà una bella palazzina di appartamenti, in vendita al libero mercato tranne alcuni a uso sociale.
Così, dietro LA FOGLIA DI FICO del buco per gli anziani, si cela la ben più appetitosa torta della speculazione edilizia. C’è bisogno di altri palazzi in una città come Sesto, che con il cosiddetto “recupero” delle aree dismesse ha cementificato e continuerà a edificare palazzi, torri, centri commerciali? Il tutto a beneficio di quei pochi che di questi tempi possono ancora permettersi una casa a prezzi di mercato.
Come farà il Comune a spiegare alle famiglie degli operai Falck malati per le conseguenze dello sfruttamento subito in fabbrica per quarant’anni, che la loro associazione deve essere sfrattata?
Come spiegherà ai tanti collettivi che frequentano la Fucina che uno dei pochi spazi in cui fare politica e autorganizzare l’opposizione sociale alla società del profitto e del nuovo fascismo deve chiudere, per far posto a degli appartamenti grazie a cui si leccheranno ulteriormente i baffi “gli amici degli amici”? Come spiegherà agli operai che devono lasciare una sede che è diventata un
centro di lavoro per organizzarsi come operai, come forza sociale politica e indipendente?
Non permetteremo che questa ennesima speculazione, fatta inoltre parandosi la faccia dietro gli anziani, si realizzi!
Non resteremo in silenzio di fronte a questo sgombero, non solo per quello che rappresenta l’esperienza della Fucina, ma anche per difendere uno spazio di agibilità politica e sociale per giovani, lavoratori, compagni e realtà sociali che vogliono far vivere contenuti e valori diversi da quelli che questo sistema impone.
IL C.P.O. LA FUCINA NON SI SGOMBERA!!!
LE ASSOCIAZIONI DELLO STABILE DI VIA FALCK 44
LUNEDì 9 luglio 2012 h.17.30
c/o Cpo La Fucina - Via E. Falck 44 - Sesto San Giovanni (MM1 SESTO F.S.)
Appuntamento per andare a dare la prima risposta!
Nello stabile di via Falck 44 a Sesto Sesto San Giovanni, ove hanno sede diverse associazioni, la nuova proprietà negli ultimi mesi è entrata prepotentemente sfasciando porte e finestre in più occasioni. Recentemente sono entrati per scavare nel cortile e iniziare il carotaggio del terreno. Hanno nuovamente sfasciato porte e chiuso l’acqua probabilmente dopo aver rotto delle tubature
durante i lavori.
Tutto ciò in vista delle ristrutturazioni che verranno fatte a settembre, secondo cui verrà abbattuta tutta l’area per costruire un nuovo centro per anziani della Fondazioni Pelucca con l’appoggio del Comune, dato che è il Sindaco a nominare la maggioranza dei consiglieri della Fondazione.
Un progetto che doveva esser realizzato già 4 anni fa, e che di fatto non si concretizzò per mancanza di fondi.
Ma di che “ristrutturazione” si parla? Facendo qualche ricerca, quella che è saltata fuori è piuttosto una SPECULAZIONE EDILIZIA bella e buona, in perfetto stile palazzinaro. Lo stabile in questione è stato donato dalla vecchia proprietà alla Fondazione Pelucca, un ente partecipato a maggioranza dal Comune di Sesto che gestisce l’attuale casa di riposo; dato il vincolo di destinazione sociale per lo stabile, inizialmente e al momento della discussione in consiglio comunale più di 5 anni fa, si era parlato per via Falck della creazione di uno spazio riabilitativo per
anziani. In realtà il progetto di “ristrutturazione” presentato prevederebbe la costruzione di un piccolo spazio per gli anziani su circa un terzo dell’attuale superficie, mentre sugli altri due terzi sorgerà una bella palazzina di appartamenti, in vendita al libero mercato tranne alcuni a uso sociale.
Così, dietro LA FOGLIA DI FICO del buco per gli anziani, si cela la ben più appetitosa torta della speculazione edilizia. C’è bisogno di altri palazzi in una città come Sesto, che con il cosiddetto “recupero” delle aree dismesse ha cementificato e continuerà a edificare palazzi, torri, centri commerciali? Il tutto a beneficio di quei pochi che di questi tempi possono ancora permettersi una casa a prezzi di mercato.
Come farà il Comune a spiegare alle famiglie degli operai Falck malati per le conseguenze dello sfruttamento subito in fabbrica per quarant’anni, che la loro associazione deve essere sfrattata?
Come spiegherà ai tanti collettivi che frequentano la Fucina che uno dei pochi spazi in cui fare politica e autorganizzare l’opposizione sociale alla società del profitto e del nuovo fascismo deve chiudere, per far posto a degli appartamenti grazie a cui si leccheranno ulteriormente i baffi “gli amici degli amici”? Come spiegherà agli operai che devono lasciare una sede che è diventata un
centro di lavoro per organizzarsi come operai, come forza sociale politica e indipendente?
Non permetteremo che questa ennesima speculazione, fatta inoltre parandosi la faccia dietro gli anziani, si realizzi!
Non resteremo in silenzio di fronte a questo sgombero, non solo per quello che rappresenta l’esperienza della Fucina, ma anche per difendere uno spazio di agibilità politica e sociale per giovani, lavoratori, compagni e realtà sociali che vogliono far vivere contenuti e valori diversi da quelli che questo sistema impone.
IL C.P.O. LA FUCINA NON SI SGOMBERA!!!
LE ASSOCIAZIONI DELLO STABILE DI VIA FALCK 44
LUNEDì 9 luglio 2012 h.17.30
c/o Cpo La Fucina - Via E. Falck 44 - Sesto San Giovanni (MM1 SESTO F.S.)
Appuntamento per andare a dare la prima risposta!
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