Palazzo Marino un«caso» su
Israele
Una nota ai consiglieri scatena la polemica
Una nota ai consiglieri scatena la polemica
Il direttore delle relazioni internazionali chiede di
modificare una mozione a favore di un calciatore palestinese
MILANO - C’è
chi parla di «gravissima interferenza». Chi si domanda se «tanta prudenza verso
Israele corrisponda alla posizione in politica estera del sindaco e della
giunta». Il fatto oggettivo è che ai consiglieri comunali è stata recapitata
una nota del direttore delle relazioni internazionali, Roberto Santaniello, che
dispensa suggerimenti su come trattare temi delicati e nello specifico
consiglia di rinviare il dibattito sulla mozione sottoscritta da una ventina di
consiglieri per la liberazione del calciatore palestinese Mahmoud Sarsak,
all’epoca — si legge nel documento di consiglio — «illegalmente detenuto in
Israele». Proprio l’altro ieri il calciatore è stato liberato e la discussione
in aula appare superata. Ma la polemica cresce.
LA NOTA SU
ISRAELE - «La
legislazione israeliana — sottolinea Santaniello — permette di sottoporre
soggetti su cui versano sospetti di affiliazione a gruppi eversivi a un regime
di carcerazione amministrativa. Pertanto risulta improprio usare i termini
illegale e illegalmente nel testo della mozione». Nella nota si ricorda che
Israele ha aderito a Expo e che il sindaco in settembre sarà in missione là.
Anche la Palestina ha aderito ad Expo, ma questo Santaniello non lo dice. Anita
Sonego, della Sinistra per Pisapia, prima firmataria della mozione, attacca: «È
inaccettabile che un ufficio interferisca con una mozione d’aula». Giovedì la
Sonego presenterà tutto in fotocopia al sindaco: «Voglio capire se era stato
informato».
Rossella
Verga 11 luglio 2012 | 23:43
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