Nessuna proroga per il gruppo di magistrati specializzato in sicurezza del lavoro: dopo 10 anni di permanenza nello stesso gruppo, i pm devono ruotare
di OTTAVIA GIUSTETTI E MEO PONTEIn realtà è l'intera geografia della procura ad essere ridisegnata dall'applicazione obbligatoria
della norma fissata dal Csm. Norma che ha come obiettivo quello di evitare che l'eccessiva permanenza in un gruppo specializzato finisca per dare vita a una cristallizzazione del potere. "In realtà tradisce anche un certo sospetto nell'integrità del magistrato", ironizza un pm.
Giancarlo Caselli nel 2009 quando arrivò al vertice della Procura fece una prima e radicale riorganizzazione dell'ufficio, nominando aggiunti magistrati di grande esperienza come Sandro Ausiello a cui affidò il gruppo Criminalità Organizzata, Paolo Borgna che si ritrovò con una specializzazione del tutto nuova, la Sicurezza Urbana, Alberto Perduca, messo a capo del pool Riciclaggio, Vittorio Nessi, a quello del Penale dell'Economia, Andrea Beconi alla squadra Reati contro la pubblica amministrazione e Annamaria Loreto alle Fasce Deboli. Caselli però aveva cercato in tutti i modi di salvaguardare le specializzazioni.
Ma il rispetto della norma impone un giro di poltrone che vede Giuseppe Ferrando, protagonista di tante inchieste sulla sanità, lasciare la Reati contro la Pubblica Amministrazione insieme a Francesco Saverio Pelosi. Ferrando in attesa di una nomina più prestigiosa passerà alla Fasce Deboli con Pelosi e la nuova arrivata dalla Procura dei minori Fabiola D'Errico. Al pool di Beconi però c'è un grande ritorno: quello di Enrica Gabetta, colonna della Criminalità organizzata dove andrà invece Livia Locci, il pm di Erika e Omar. In tutti restano 49 i pm della Procura, quattro in meno però di quelli previsti dall'organico.
(10 luglio 2012)
© Ripr
Nessun commento:
Posta un commento