lunedì 7 febbraio 2011

pc quotidiano 7 febbraio - Palermo: al fianco del popolo egiziano e delle masse arabe in rivolta














Ieri pomeriggio, 6 febbraio, in concomitanza con la giornata della commemorazione dei martiri nelle principali città dell’Egitto, a Palermo i compagni del circolo di proletari comunisti, i giovani di Red Block insieme ad un gruppo di migranti egiziani e tunisini hanno organizzato una manifestazione in Piazza verdi (Teatro massimo) per sostenere le gigantesche lotte popolari in corso contro il regime reazionario foraggiato dagli Stati Uniti innanzi tutto, e da altri paesi imperialisti come l’Italia.
Mentre si distribuivano volantini ai passanti con la posizione di pc è stato tenuto ben visibile dai manifestanti durante tutto il presidio uno striscione con su scritto “W la rivolta nel Maghreb - Libertà per i popoli arabi", sono stati lanciati slogan e fatti discorso al megafono.
Gli egiziani hanno gridato con tutto il fiato quasi ininterrottamente “No Mubarak, No Suleiman”, “Via Mubarak” “Egitto libero” sia in arabo che in italiano, sostenuti dai compagni presenti e viceversa quando i compagni del circolo di pc e i giovani di Red Block hanno gridato “il proletariato non ha nazione, internazionalismo, rivoluzione” , “ Mubarak- Berlusconi, governi fascisti vi cacceremo via”.
I migranti egiziani alternandosi al megafono, tenendo lo striscione e le bandiere di proletari comunisti, hanno denunciato come il governo di Mubarak ha affamato e oppresso il popolo in tutti questi anni, hanno raccontato come si sviluppano le lotte quotidiane in piazza in Egitto delle masse popolari che non hanno alcuna intenzione di fermare la rivolta se non vedono reali cambiamenti alle loro condizioni di vita, hanno ricordato i martiri di questa rivolta, e proprio in questa giornata un altro giovane è stato ucciso brutalmente dalla polizia fascista serva del governo, in onore dei quali è stato fatto un applauso. I compagni di pc hanno denunciato come il governo Berlusconi è nei fatti corresponsabile dello sfruttamento selvaggio della manodopera attraverso le 500 aziende presenti nel paese e quindi sostenitore attivo del regime Mubarak di cui si è detto sempre amico, dare e fare solidarietà vuol dire non solo scendere in piazza a sostegno delle masse popolari arabe in lotta insieme ai migranti presenti nel nostro paese, e su questo sono stati raccontati i forti momenti di lotta che ci sono stati in questi giorni in altre città come Milano, ma anche lottare nel nostro paese insieme per cacciare il governo Berlusconi e ogni governo che avanza verso un moderno fascismo con le sue politiche antioperaie e antiproletarie che nei riguardi dei migranti significanono anche aperto razzismo.
Le compagne del circolo di pc hanno lanciato al megafono la solidarietà alle tante donne del popolo egiziano in lotta, di cui le immagini che circolano su internet mostrano la forza, il coraggio e la determinazione.
Durante il presidio si è fermata parecchia gente ad informarsi, a parlare dando solidarietà ai migranti. Il presidio si è concluso in un clima di calore e affiatamento reciproco con l’intento di organizzare a breve nuovi momenti di lotta.







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