E' stato firmato il 27 settembre scorso l'intesa tra Formigoni, i ministri Sacconi e Gelmini per assolvere l'ultimo anno dell'obbligo scolastico mediante l'apprendistato. “Per contrastare la dispersione scolastica e lo sfruttamento della manodopera minorile la Lombardia adotta l'apprendistato di primo livello per adempiere al diritto dovere d'istruzione e formazione.” Così hanno affermato in coro i Ministri Gelmini, Sacconi e il Presidente della Regione Lombardia Formigoni.
Mentre si taglia nella scuola pubblica, rendendo l'accesso all'istruzione più selettivo, mentre per le famiglie la perdita di posti di lavoro, la perdita di potere d'acquisto dei salari, l'aumento del costo della vita rendono sempre più difficile garantire ai figli la possibilità, non già di una maggiore e migliore istruzione rispetto agli anni passati, ma anche solo l'assolvimento del “diritto-dovere all'istruzione e alla formazione”, si anticipa il ritorno all'indietro fortemente già spianato dalle politiche del governo nazionale: l' ultimo anno dell'obbligo scolastico si potrà assolvere fuori dalla scuola, nelle aziende. Con l'apprendistato, appunto. E siccome l'obbligo esiste, le migliaia di giovani vittime della “dispersione scolastica”, saranno obbligati ad assolverlo con l'apprendistato, lavoro sottopagato.
La Regione lombardia si conferma, così, ancora una volta battistrada delle politiche antipopolari e antiproletarie, contro le giovani generazioni, una regione che in nome della “libertà di scelta” ha fatto da apripista ai finanziamenti alle scuole private. Finanziamenti alle private che tante risorse finanziarie, sia a livello locale che nazionale, hanno sottratto. Ma con questa intesa si fa di più, si interviene direttamente e profondamente in materia di “relazioni industriali”. Dagli stage aziendali, al lavoro in azienda.
Milano, 4 ottobre 2010
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