lunedì 4 ottobre 2010

pc quotidiano 4 ottobre - comunicato contro la repressione nei paesi baschi

dal blog : redblock-it.blogspot.com

Lo scorso 28 settembre la polizia spagnola ha arrestato 7 indipendentisti baschi e militanti dell'organizzazione internazionalista Askapena. Solita accusa ovvero l'appartenenza all'ETA: l'organizzazione che lotta per l'indipendenza dei Paesi Baschi dagli stati spagnolo e francese, considerata terrorista e quindi illegale nell'Unione Europea e negli USA.
Red Block esprime massima solidarietà militante ai compagni arrestati dallo stato spagnolo e si impegna a diffondere la conoscenza dell'accaduto e ad organizzare la solidarietà tra i giovani proletari e studenti con cui lavoriamo e che organizziamo a Palermo.
E' necessario riprendere il filo delle manifestazioni internazionali di solidarietà al popolo basco e ai popoli in lotta intraprese nei mesi addietro per rafforzare effettivamente la solidarietà al popolo basco e a tutti popoli oppressi dall'imperialismo.

Walter, Gabi, Unai, Itxaso, Lekuona, Ruben David e Aritz liberi subito!
La lotta dei popoli non è terrorismo!
A morte l'imperialismo!
Viva la solidarietà internazionalista!

di seguito il comunicato di Askapena:

Comunicato di Askapena.

In seguito alla retata contro Askapena, portata avanti dalla polizia nazionale spagnola all'alba di martedì 28 settembre, dall'Organizzazione Internazionalista Basca Askapena vogliamo comunicare quanto segue:

1- Denunciamo fermamente il sequestro da parte dell'apparato repressivo dello Stato spagnolo di sette militanti internazionalisti. Vogliamo sottolineare che questa operazione si inquadra in una campagna di criminalizzazione della solidarietà tra i popoli che cominciò anni addietro con intossicazioni diffuse dai mezzi di comunicazione al servizio degli interessi dell'impero e che sempre ebbe Askapena come punto di mira.

2- Innanzitutto, vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai e alle detenute, ai loro famigliari e amici. Allo stesso modo vogliamo mostrare la nostra preoccupazione per il trattamento che potrebbero ricevere durante la “incomunicazione”.

3- Questa operazione non è altro che l'ennesimo attacco contro il processo che si sta ponendo in marcia nei Paesi Baschi. Lo Stato spagnolo invece di offrire una soluzione politica e democratica, utilizza unicamente i mezzi repressivi e sta provando a sabotare il cammino intrapreso. In tal senso, l'implicazione e la solidarietà esistente per il raggiungimento di una soluzione democratica si sono convertite in un problema per lo Stato spagnolo, e vuole fermarle.

4- Facciamo appello al popolo basco affinché solidarizzi con i e le detenute e con Askapena, e che prenda parte alle mobilitazioni di protesta davanti a questo colpo repressivo.

5- Allo stesso modo facciamo appello ai popoli in lotta e alla rete Amici e amiche di Euskal Herria affinché denuncino la natura totalitaria dello Stato spagnolo, e più concretamente, che solidarizzino con Askapena, affinchè i diritti di questo popolo vengano rispettati.

Libertà per i e le detenute!

Viva Euskal Herria internazionalista!

Tanti popoli, un'unica lotta!

Herriak independentzia!

Nessun commento:

Posta un commento