Il governo Berlusconi ha provato a mettere in piedi ieri a Roma una ridicola manifestazione al chiuso a sostegno del suo grande amico, lo stato d'Israele. Tutti interventi istituzionali e bipartisan per dare voce ai pretoriani d'Israele, da esponenti della maggioranza al Pd, accorsi in difesa del diritto all'"autodifesa" dello stato terrorista Israeliano. Un "diritto" che i nazisionisti mettono in pratica con i genocidi, gli omicidi mirati, la repressione, l'embargo e i bombardamenti a Gaza, gli insediamenti, la violazione delle risoluzioni Onu.
Quello che chiamano "diritto" lo stato d'Israele e i suoi sostenitori istituzionali italiani è quello che le masse di tutto il mondo sanno ormai da anni e lo chiamano invece con il suo nome giusto: crimine contro l'umanità, nei confronti del popolo palestinese e delle masse arabe della regione.
In piazza si sarebbe visto il fiasco totale di questa pagliacciata organizzata da Fiamma Nierenstein, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera e dal solito Ferrara.
Quindi i filoterroristi si sono ritrovati al chiuso a parlarsi addosso, da Mieli a Fassino, dalla ministra Carfagna che loda lo stato d'Israele perchè "resiste al Medioevo in cui sono costrette le donne della regione" (evidentemente per la ministra l'apartheid e la colonizzazione israeliani, il disegno di legge razzista sulla cittadinanza di Netanyahu-Lieberman che obbliga a prestare giuramento a "Israele, Stato ebraico", sono quanto di più moderno l'imperialismo abbia creato), dalla videointervista di Saviano ad Elkann, dall'ex ministro della difesa, Martino, a Rutelli fio ad Aznar.
L'ennesimo tentativo di coprire i crimini israeliani ha lasciato in solitudine e nel ridicolo i suoi sostenitori italiani al vertice delle istituzioni e nei mass media.
Per il movimento antimperialista a sostegno della causa palestinese diventa sempre più chiaro che la lotta è anche contro i nemici del popolo palestinese di casa nostra.
prolcomra
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