E’ passato un intero anno dal terribile giorno in cui Giampilieri, Scaletta Zanclea e le zone circostanti in provincia di Messina furono seppellite da un enorme fiume di fango causato da piogge torrenziali che distrusse case, strade, negozi e causò la morte di 37 abitanti e il ferimento di tanti altri , ma ad oggi di ricostruzione reale in quei luoghi non vi è neanche un accenno di ombra.
Quanti esponenti delle istituzioni in quei tragici giorni si affrettarono a venire in quei luoghi a portare la loro ipocrita solidarietà e quante false promesse, dal preside nte Berlusconi (oggi troppo impegnato nelle sue autocelebrazioni in parlamento) al presidente della Regione Lombardo (oggi troppo indaffarato con il suo governo/quater), per non parlare dell’instancabile “protettore civile” Bertolaso così pronto ad accorrere nei luoghi dei disastri annunciati (per chi l’avesse dimenticato proprio la protezione civile aveva allora stilato una relazione che annunciava i grossi pericoli a cui erano sottoposte quelle zone) ma mai realmente affrontati così da prevenirli.
Da parte di tutti “ impegni” “progetti”, praticamente solo parole su parole, annunci a destra e a manca sui giornali, in televisione, nelle inizi ative di commemorazione, nei dibattiti nelle aule parlamentari e poi??? Nella realtà concreta il nulla!
Ad una anno di distanza le case distrutte sono lì ancora distrutte e non recuperate, centinaia sono ancora gli sfollati, nessun nuovo finanziamento è stato emesso a parte un primo di 80 milioni di euro speso solo per avviare (senza la certezza che si possa completare) la messa in sicurezza della montagna minacciosa sui paesi (secondo gli amministratori locali servono circa 170 milioni di euro che non spuntano da nessuna parte), non vi è nessuna data certa e inoltre tanta è la paura degli abitanti di trovarsi nuovamente in grave pericolo in caso di forti piogge.
Leggiamo su Repubblica del 29 settembre 2010: “ …la protezione civile ha girato alla Regione circa 17 milioni di euro al commissario Raffaele Lombardo che però ha deciso di spenderli in modo diverso…” non destinandoli alle zone colpite di Messina.
L’anno scorso un poderoso fiume di fango ha seppellito Giampilieri, Scaletta Zanclea, ecc.
Che oggi la massa di fango dell’ipocrisia, della falsità, del marciume politico risvegli la rib ellione delle popolazioni contro il governo nazionale e locale!
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