PESCARA. Un benefattore bipartisan che pagava tutti, o quasi, dai partiti di destra a quelli di estrema sinistra. Rodolfo Di Zio, - imprenditore ai domiciliari per corruzione, peculato, abuso e istigazione alla corruzione - una specie di mecenate con la passione della politica (dei politici?), pagava, e lo faceva legalmente, con tanto di giustificativi sui partitari contabili della sua azienda, la Deco.
Leggi Business dell'immondizia, 12 gli indagati
I FONDI. Ben 267.300 euro elargiti nel 2008, 110mila l'anno successivo. Altri 30mila sono transitati sui conti correnti dei politici dalla Ecologica Sangro srl. Tutto scritto nero su bianco sui partitari (le schede che riportano i movimenti contabili di un'azienda). Di Zio lo ha sempre detto e lo ha ripetuto ai magistrati che indagano: «Io sono apolitico, ho rapporti con tutti». Quel «tutti» effettivamente abbraccia l'intero arco istituzionale, che va da Alleanza nazionale al circolo Lenin di Tocco da Casauria.
Si tratta di fondi leciti, è bene precisarlo ulteriormente, perché contabilizzati come erogazioni liberali. Si va dal finanziamento della campagna elettorale al sostegno economico a un singolo evento. Di Zio conosce tutti e si mostra generoso. L'impressione è che l'entità del contributo venga determinata in base alla consistenza del partito. Si spiega forse così la differenza tra gli 800 euro a Rifondazione comunista il 24 gennaio 2008 rispetto ai 25mila erogati a favore del Partito democratico il 2 aprile 2008 passando per i 20mila del Popolo della Libertà il 28 maggio del 2009.
LE COINCIDENZE. Spulciando le donazioni non può non saltare all'occhio che gran parte delle erogazioni avviene in corrispondenza delle scadenze elettorali: nel 2008 si vota per la Provincia di Teramo e per le Politiche. In questo periodo la parte del leone la fa il Partito Democratico che incassa tranche importanti con la punta di 25mila euro per il partito regionale e altrettanti per quello provinciale di Chieti.
Esattamente un anno dopo si concentra un altro periodo di erogazioni volontarie. In poco più di una settimana, nell'imminenza del voto per le provinciali, le amministrative di Teramo e Chieti e le Europee, dalle casse della Deco escono 110mila euro.
Nello stesso periodo un'altra tranche di finanziamenti, tre tranche da 10mila per un totale di 30mila euro, parte dalla Ecologica Sangro: in due casi si tratta di contributi elettorali (il primo a favore di Enrico Di Giuseppantonio, candidato alla presidenza della Provincia di Chieti, uno a Crescenzio Rivellini, candidato del Pdl alle Europee, e una erogazione volontaria, sempre di 10mila euro, al Partito democratico, coordinamento provinciale di Chieti).
I NOMI ECCELLENTI. Si va dal sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia (Pdl) che riceve 10mila euro senza neanche saperlo, come risulta da un'intercettazione telefonica, al candidato alle elezioni europee del Pd, Marco Verticelli (anche per lui 10mila euro). Si nota la presenza anche di Claudio Ruffini (Pd), ex sindaco di Giulianova e attuale consigliere regionale.
Curiosamente, in cima alla lista delle dazioni del 2008, primo solo in ordine cronologico, una erogazione liberale di 800 euro alla federazione di Pescara di Rifondazione comunista.
Scorrendo la lista si notano 20mila euro al mandatario elettorale del senatore Fabrizio Di Stefano, vicecoordinatore regionale del Pdl, i tremila al mandatario elettorale di Marinella Sclocco, attuale consigliere regionale del Partito democratico.
LA TESI DELLA PROCURA. I magistrati che indagano sull'affare rifiuti ipotizzano che dietro le elargizioni del re abruzzese dei rifiuti agli indagati (vedi pezzo a fianco) ci sia un «do ut des», uno scambio di favori per ottenere come contropartita dei vantaggi nella sua attività di imprenditore.
La difesa di Venturoni sostiene al contrario che l'ex assessore regionale non ha mai ricevuto soldi e che non esistono prove che dimostrino il contrario.
Dalla società di Rodolfo Di Zio, nell'arco di un anno escono complessivamente oltre 377mila euro dalla società Deco, altri 30mila dalla Ecologica Sangro, una società a responsabilità limitata il cui capitale sociale è rappresentato al 95 per cento dalla stessa Deco.
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I FONDI. Ben 267.300 euro elargiti nel 2008, 110mila l'anno successivo. Altri 30mila sono transitati sui conti correnti dei politici dalla Ecologica Sangro srl. Tutto scritto nero su bianco sui partitari (le schede che riportano i movimenti contabili di un'azienda). Di Zio lo ha sempre detto e lo ha ripetuto ai magistrati che indagano: «Io sono apolitico, ho rapporti con tutti». Quel «tutti» effettivamente abbraccia l'intero arco istituzionale, che va da Alleanza nazionale al circolo Lenin di Tocco da Casauria.
Si tratta di fondi leciti, è bene precisarlo ulteriormente, perché contabilizzati come erogazioni liberali. Si va dal finanziamento della campagna elettorale al sostegno economico a un singolo evento. Di Zio conosce tutti e si mostra generoso. L'impressione è che l'entità del contributo venga determinata in base alla consistenza del partito. Si spiega forse così la differenza tra gli 800 euro a Rifondazione comunista il 24 gennaio 2008 rispetto ai 25mila erogati a favore del Partito democratico il 2 aprile 2008 passando per i 20mila del Popolo della Libertà il 28 maggio del 2009.
LE COINCIDENZE. Spulciando le donazioni non può non saltare all'occhio che gran parte delle erogazioni avviene in corrispondenza delle scadenze elettorali: nel 2008 si vota per la Provincia di Teramo e per le Politiche. In questo periodo la parte del leone la fa il Partito Democratico che incassa tranche importanti con la punta di 25mila euro per il partito regionale e altrettanti per quello provinciale di Chieti.
Esattamente un anno dopo si concentra un altro periodo di erogazioni volontarie. In poco più di una settimana, nell'imminenza del voto per le provinciali, le amministrative di Teramo e Chieti e le Europee, dalle casse della Deco escono 110mila euro.
Nello stesso periodo un'altra tranche di finanziamenti, tre tranche da 10mila per un totale di 30mila euro, parte dalla Ecologica Sangro: in due casi si tratta di contributi elettorali (il primo a favore di Enrico Di Giuseppantonio, candidato alla presidenza della Provincia di Chieti, uno a Crescenzio Rivellini, candidato del Pdl alle Europee, e una erogazione volontaria, sempre di 10mila euro, al Partito democratico, coordinamento provinciale di Chieti).
I NOMI ECCELLENTI. Si va dal sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia (Pdl) che riceve 10mila euro senza neanche saperlo, come risulta da un'intercettazione telefonica, al candidato alle elezioni europee del Pd, Marco Verticelli (anche per lui 10mila euro). Si nota la presenza anche di Claudio Ruffini (Pd), ex sindaco di Giulianova e attuale consigliere regionale.
Curiosamente, in cima alla lista delle dazioni del 2008, primo solo in ordine cronologico, una erogazione liberale di 800 euro alla federazione di Pescara di Rifondazione comunista.
Scorrendo la lista si notano 20mila euro al mandatario elettorale del senatore Fabrizio Di Stefano, vicecoordinatore regionale del Pdl, i tremila al mandatario elettorale di Marinella Sclocco, attuale consigliere regionale del Partito democratico.
LA TESI DELLA PROCURA. I magistrati che indagano sull'affare rifiuti ipotizzano che dietro le elargizioni del re abruzzese dei rifiuti agli indagati (vedi pezzo a fianco) ci sia un «do ut des», uno scambio di favori per ottenere come contropartita dei vantaggi nella sua attività di imprenditore.
La difesa di Venturoni sostiene al contrario che l'ex assessore regionale non ha mai ricevuto soldi e che non esistono prove che dimostrino il contrario.
Dalla società di Rodolfo Di Zio, nell'arco di un anno escono complessivamente oltre 377mila euro dalla società Deco, altri 30mila dalla Ecologica Sangro, una società a responsabilità limitata il cui capitale sociale è rappresentato al 95 per cento dalla stessa Deco.
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