martedì 21 febbraio 2012

pc 21 febbraio - Spagna, lavoratori e disoccupati contro il 'decretazo'. E la polizia carica gli studenti





Anche in Spagna, così come in Grecia e Italia, il governo Rajoy rovescia la crisi dei capitalisti sui lavoratori e le masse in piena recessione mentre, dilaga la disoccupazione, in particolare giovanile.
Invece che lavoro, un'altro attacco ai lavoratori con la contro-riforma appena varata per decreto: riduzione dell'indennità di licenziamento, licenziamenti di massa, smantellamento del contratto nazionale verso il contratto aziendale, precarietà e salari da fame.
Contro questo attacco ci sono state manifestazioni nei giorni scorsi che hanno visto uniti lavoratori e studenti e oggi gli sbirri fascisti a Valencia hanno scatenato una vile e selvaggia aggressione verso gli studenti, con manganelli e pallottole di gomma. Gli studenti comunque hanno già dichiarato che continueranno con le proteste.



Martedì 21 Febbraio 2012
Valencia: polizia scatenata contro gli studenti. Cariche e arresti
di Marco Santopadre

Per la seconda volta in una settimana il centro di Valencia è stato teatro della brutale aggressione della Policia Nacional contro centinaia di studenti che protestavano contro tagli e privatizzazione. Decine di feriti e di arresti. Il capo della Polizia: "sono nemici"

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Polizia scatenata contro i ragazzini. Per la seconda volta in pochi giorni decine di effettivi in tenuta antisommossa si sono scatenati ieri pomeriggio contro gli studenti scesi in piazza a Valencia. Scene incredibili, di inaudita violenza e brutalità che hanno suscitato rabbia e indignazione in tutto lo Stato. Le cariche sono andate avanti per circa tre ore contro gli studenti delle scuole superiori che manifestavano nella piazza del Municipio. I coordinamenti studenteschi si erano dati appuntamento alle 15 per un blocco stradale in via Xàtiva, giusto davanti alla stazione ferroviaria della città, al grido di “più formazione, meno corruzione”. Da tempo gli studenti sono sul piede di guerra contro i progetti di legge di aziendalizzazione e di privatizzazione della formazione superiore associati a tagli indiscriminati all’istruzione pubblica. Già la scorsa settimana gli alunni dell’istituto Lluís Vives che protestavano dopo che i riscaldamenti della loro scuola erano stati spenti (il governo autonomo valenciano, la Generalitat, non paga) per tutta risposta erano stati violentemente caricati dalla Polizia, sempre in piazza del Municipio. Allora erano stati 17 gli arrestati.
Tornati alla carica ieri gli studenti hanno ricevuto un trattamento anche peggiore. Tutto era iniziato nella norma: una decina di minuti di assemblea nella piazza, poi un corteo nelle vie del centro storico, guardati a vista dagli agenti sempre più nervosi. All’improvviso la prima carica che ha disperso i circa 300 studenti in vari rivoli. Dopo il disorientamento iniziale, i ragazzi hanno deciso di tornare al loro istituto, vicino al Municipio: a quel punto la Polizia si è scatenata con cariche indiscriminate che hanno preso di mira non più solo gli adolescenti ma chiunque provasse a difenderli e anche alcuni ignari passanti. La notizia delle ingiustificate violenze contro i ragazzi ha fatto presto il giro della città, e il tam tam via cellulare ha portato centinaia tra genitori, studenti universitari e attivisti delle organizzazioni sociali e di sinistra a radunarsi davanti al portone della scuola nel tentativo di riportare i funzionari di Polizia alla ragione. La situazione si è parzialmente tranquillizzata per riaccendersi quando i poliziotti hanno preteso di identificare studenti e genitori. La tensione è salita di nuovo, i ragazzi hanno cominciato a gridare slogan come “Così come la Grecia brucerà Valencia” e “Bisogna educare la Polizia”. Gli scontri verbali si sono a quel punto trasformati in nuove cariche nelle viuzze intorno al municipio e davanti al palazzo della Prefettura, con i ragazzi che cercavano di difendersi con i cassonetti della spazzatura e arredi urbani gettati in mezzo alla strada. A tarda sera un folto gruppo di giovani, per sfuggire ai pestaggi, si sono rifugiati all’interno della facoltà di Geografia, accolti dalla Preside che ha negato l’ingresso ai poliziotti.

Incredibile il bilancio della giornata: ragazzi buttati a terra e pestati dagli energumeni in divisa della Polizia Nazionale, due ragazzine sbattute su una macchina, 21 persone arrestate (di questi 6 minorenni). Decine le persone che si sono dovute far medicare al pronto soccorso (addirittura un centinaio secondo alcune stime), e non solo studenti ma anche genitori e giornalisti. Solo stamattina 7 degli arrestati sono stati rilasciati ma con pesanti accuse, mentre gli altri rimangono in cella.

Il capo della polizia di Valencia, Antonio Moreno – noto per il suo estremismo e per i metodi militaristi - ha difeso l’operato dei suoi agenti affermando che è stato ‘proporzionato’. Il ministro degli interni di Madrid, Jorge Fernández Díaz, ha si riconosciuto che “forse gli agenti hanno ecceduto un po’” ma sostanzialmente ha appoggiato l’operato della Polizia Nazionale, affermando che tra gli studenti si erano infiltrati gruppi di estremisti violenti e organizzati. Il Ministro della Giustizia Alberto Ruiz-Gallardón ha invece difeso a spada tratta il capo della Polizia di Valencia, affermando che gli agenti sono stati “provocati” e “aggrediti” dai violenti.

Oggi le associazioni studentesche, i sindacati e i partiti di sinistra hanno chiesto le dimissioni immediate di Moreno, che ieri parlando con i giornalisti di quanto stava avvenendo aveva definito ‘nemici’ i manifestanti. Ma c’è da giurare che rimarrà al suo posto. Il Partido Popular gode di una maggioranza parlamentare amplissima avendo stravinto le elezioni del 20 novembre. Ma probabilmente quello di Rajoy è il governo più debole della storia della Spagna del post-franchismo. Pressato e ricattato dalla troika e timoroso che i tagli draconiani alla spesa sociale e al lavoro possano provocare una rivolta sociale, i ministri di Rajoy sembra che si stiano orientando verso un uso selvaggio del bastone. Della carota per ora non c’è traccia…

Guarda la galleria fotografica:
http://www.publico.es/espana/423063/represion-policial-en-valencia-contra-las-manifestaciones-de-estudiantes

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