ROSSO VIVO” storia dell’assassinio di Valerio Verbano al Teatro della
Cooperativa di Milano, cronaca della serata
La piece teatrale di A.
Magrini (ATTRICECONTRO) è stata una sana e bella serata di arte al
servizio della lotta. Non solo per la bravura dell’attrice nel reggere
il palco da sola ma, principalmente, per rendere lo spettacolo, non
solo un rinverdire la memoria storica su uno dei tanti omicidi di
militanti (giovani) comunisti e antifascisti che hanno attraversato e
insanguinato gli anni 70, un volantino- un comizio-una denuncia calata
ed agente nel presente. Una performance che ha reso onore alla sala che
l’ha ospitata, dedicata alla figura di una delle più care figure della
Resistenza Partigiana, Regina Bianchi nome di battaglia “Lia”, ma che
ha mostrato anche il filo rosso che lega la vicenda di Valerio agli
omicidi milanesi, da Fausto e Jaio a Zibechi, da Varalli a Dax. Uno
spettacolo che non ha “circoscritto” l’omicidio fascista (di Stato) ad
una vicenda romana. La lunga, ma scorrevole, rappresentazione si è
conclusa col saluto a pugno chiusa di Alessandra e con un tripudio di
applausi dei presenti che hanno riempito la sala. Ma le sorprese non
erano ancora finite perché AttriceContro nei ringraziamenti finali
oltre al Teatro della Cooperativa, l’Associazione Lapsus e POQ
(partigiani in ogni quartiere) che hanno permesso che si facesse lo
spettacolo a Milano, ha voluto fare un ringraziamento particolare ai
compagni e compagne dello Slai COBAS per il sindacato di classe che in
questi anni hanno valorizzato e aiutato il suo lavoro di artista
militante. E per chiudere la serata Alessandra nel breve dibattito che
è seguito, in cui sono intervenuti un rappresentante di Lapsus e una di
POQ, incentrato sul ruolo della memoria storica e sul contrasto alle
nuove destre, ha sottolineato che è giusto e necessario il contrasto
nel campo delle idee e della cultura, ma principale il contrasto è
“militante”.
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