venerdì 7 giugno 2024

pc 7 giugno - Palermo. L’università sospende gli accordi con Israele/ vittoria della lotta di studenti

Comunicato di Scirocco-Collettivo Universitario di Palermo

Stamattina la Ministra dell’Università Bernini si è espressa sulla sospensione di tutti gli accordi tra Unipa e Israele, definendo “un errore” quello fatto dal Senato Accademico e del Rettore.

Dopo qualche ora dalle sue dichiarazioni, sul sito dell’Università di Palermo, la mozione che era stata ieri pubblicata integralmente per dare notizia delle decisioni prese in Senato Accademico è stata tolta ed è stata sostituita da un testo che sintetizza quanto approvato ieri durante la Seduta in maniera addolcita e facendo leva su un concetto come quello di “sicurezza” estraneo all’idea di “crisi” presente nella mozione.

Crediamo che il Rettore non debba pavidamente e colpevolmente fare un passo indietro in conseguenza alle parole della Ministra, perché la mozione passata in Senato Accademico è frutto di un lavoro collettivo, tra tutti i membri del Senato, noi studenti e studentesse e il Rettore stesso.

Oggi le sue dichiarazioni, in seguito alla modifica del documento sul sito Unipa, sono distanti dal contenuto della discussione di ieri, in cui si è espresso un importantissimo messaggio di solidarietà

internazionale verso un popolo che, come si affermava nella mozione, conta nel giro di pochi mesi oltre 35.000 morti.

Rispediamo al mittente l’attacco della Ministra Bernini che con le sue parole prova a rompere tutto quello che di buono è stato fatto a Palermo.

Da mesi assistiamo a studenti e studentesse che nel cercare di avere delle interlocuzioni con la rispettiva Governance dell’Università, hanno trovato soltanto la risposta poliziesca con il manganello.

Difendiamo il percorso fatto con l3 docenti e il risultato ottenuto dalla pressione sulla Governance dell’ateneo, non perché crediamo che l’unica via da perseguire dinanzi ad un genocidio sia la via istituzionale, quanto perché non possiamo normalizzare la criminalizzazione della componente studentesca che invece è il frutto di scelte repressive di un Governo filo-sionista e reazionario.

Siamo parte del movimento universitario internazionale delle Acampade e siamo complici con tutte quelle studentesse e studenti che lottano per la Palestina in ogni Università del mondo, contrastando il silenzio dei Rettori, dei Senati Accademici, dei Consigli di Amministrazione, le manganellate e le denunce della questura e l’ondata mediatica d’odio dei media e del Governo.

Non siamo sostenitrici dell’Università Neoliberale e non siamo affezzionat3 delle sue logiche gerarchiche, nonostante ciò sosteniamo che le mozioni degli studenti e delle studentesse che si oppongono al Genocidio in corso, debbano essere accolte in ogni Senato Accademico d’Italia e del mondo, come accaduto a Palermo.

Con l’augurio di potere tornare a lavorare per mandare messaggi di solidarietà attiva per la Palestina e per tutt3 l3 student3 e docenti in lotta, come abbiamo fatto fino al Senato Accademico Straordinario, condividiamo il contenuto della mozione, che verrà pubblicato dopo la prossime Seduta del Senato Accademico.

Lo facciamo per correttezza verso tutta la comunità accademica che all’indomani della sospensione degli accordi ha assistito a delle dichiarazioni che rischiano di sviare il contenuto del (piccolo) obiettivo raggiunto.

MOZIONE APPROVATA DAL SENATO ACCADEMICO

“Intendo anzitutto esprimere l’apprezzamento mio e del Senato Accademico per il vostro percorso di mobilitazione e per il lavoro di informazione e sensibilizzazione rivolto alla comunità studentesca del nostro Ateneo nelle ultime settimane. L’interlocuzione aperta con il Senato Accademico ci conferma una prassi di confronto e dialogo che, pur nella distinzione dei ruoli, ribadiamo come nostro impegno con tutte le componenti della nostra comunità universitaria.

Per questa ragione con il presente documento di indirizzo ci rivolgiamo all’intera comunità accademica, affinché sia nota la posizione che l’Ateneo ha assunto nelle sue deliberazioni e nelle iniziative intraprese e in corso di svolgimento sulla grave situazione israelo-palestinese. Nelle mozioni approvate nei mesi di aprile e maggio dal Senato e dal Consiglio di Amministrazione abbiamo espresso la condanna per il brutale attacco di Hamas del 7 ottobre scorso e per l’azione militare israeliana a Gaza che, aggiungendosi alle condizioni rese giá drammatiche dal blocco imposto nella Striscia di Gaza e negli altri territori occupati, ha provocato una catastrofe umanitaria e più di 35.000 vittime civili, valutata dalla Corte Internazionale di Giustizia come comportante un grave rischio genocidario. Questi eventi, anche alla luce delle molteplici prese di posizione dell’Onu, ci hanno richiamati ai nostri doveri istituzionali, anche in relazione a quanto affermato da organi giudiziari e politici internazionali come la recente richiesta di arresto, avanzata dal Procuratore del Tribunale Penale Internazionale, dei dirigenti di Hamas e del governo israeliano per crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Nel documento approvato il 9 maggio scorso, il Senato si è impegnato ad adoperarsi, in virtù delle proprie prerogative istituzionali, per la protezione e la tutela dei diritti umani a livello internazionale e a tal scopo, con Decreto del Rettore del 21 maggio 2024, ha istituito un gruppo di lavoro per l’attuazione, in collaborazione con docenti e personale tecnico-amministrativo, dei seguenti interventi:

a) Accordi con università, centri di ricerca e imprese

L’Ateneo si propone di istituire procedure improntate alla massima trasparenza di due diligence nel valutare accordi istituzionali e proposte di collaborazione scientifica con Università, centri di ricerca e aziende che possano attenere allo sviluppo di tecnologie dual use per scopi militari, comportando il rischio di utilizzo per la “repressione interna o per commettere gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario”, come recita il Regolamento EU 821/2021 sui prodotti a duplice uso (civile e militare). L’Ateneo ha avviato un lavoro istruttorio per l’elaborazione di un regolamento ad hoc sul dual use, che si dovrebbe concludere entro la pausa estiva e, nelle more, sta procedendo, in questi giorni, a una ricognizione degli accordi vigenti in Ateneo che possano ricadere nella fattispecie prevista dai regolamenti europei, e ha sospeso gli accordi Erasmus nell’ambito del programma KA171 e KA220-HED vigenti con Università israeliane. Non verranno altresi stipulati nuovi accordi con università israeliane fino al superamento dell’attuale crisi. Ogni eventuale successiva futura proposta di accordo verrà valutata con particolare attenzione dall’istituendo tavolo tecnico sul dual use con la partecipazione di una componente studentesca.

b) Trasparenza

Il Senato si impegna a promuovere ulteriori procedure finalizzate a garantire la massima trasparenza relativa agli accordi siglati ed alla definizione dei contenuti degli accordi di partenariato su scala nazionale ed internazionale.

c) Supporto al sistema educativo palestinese

Sono attualmente allo studio misure di supporto per il sistema educativo palestinese finalizzate a garantire il diritto allo studio attraverso l’istituzione di corridoi umanitari e borse di studio e l’individuazione di fondi dedicati rivolti a studenti, ricercatori, docenti. L’Ateneo utilizzerà i partenariati già vigenti con le università palestinesi e sta vagliando le campagne in corso su questo tema a livello nazionale ed internazionale.

d) Attività culturali e informative

Sono attualmente allo studio iniziative volte a promuovere l’informazione e la formazione, dentro l’università e sul territorio, anche in collaborazione con reti nazionali ed internazionali. Gli incontri, le attività seminariali e culturali, saranno indirizzati a decostruire la lettura stereotipata e ideologica di scontro fra civiltà e religioni che polarizza il dibattito pubblico attuale e si avvarrà delle indicazioni, istanze e proposte che provengono dal corpo docente e dagli studenti.

Tutte le iniziative suddette saranno presentate alla comunità accademica e alla città in un’assemblea pubblica che si terrà il prossimo 19 giugno che convocheremo a breve. L’assemblea ha come obiettivo la massima diffusione del percorso intrapreso in seno all’Ateneo sulla situazione attuale in Medioriente al fine di discutere e condividere, informare e coinvolgere attivamente i partecipanti per aprire spazi molteplici di confronto e di azione.”

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