venerdì 7 giugno 2024

pc 7 giugno - Un video di Ilaria Salis - L'importante è la continuazione della battaglia, della lotta per la libertà di Ilaria e contro i governi neri di Orban e della Meloni

 

Noi rispettiamo coloro che voteranno Ilaria Salis. Ma riteniamo, sulla base anche di quanto accaduto finora per Ilaria, che solo la continuazione ed estensione della battaglia, delle iniziative in Italia, come in Ungheria potrà liberare Ilaria. 
Questa mobilitazione ha permesso finora che Ilaria almeno uscisse dall'orrore del carcere; ed è sempre la lotta la strada vincente degli antifascisti, di chi lotta contro i governi che marciano, anche con le elezioni europee, verso un aperto fascismo istituzionale, in primis il nostro governo Meloni.
La lotta, perchè la vicenda gravissima di Ilaria resti emblematica di tanti antifascisti, compagni, compagne, che sono incarcerati per le loro idee e impegno nel lottare per i diritti, per la giustizia, contro il fascismo, la guerra imperialista, e oggi al fianco del popolo palestinese.
La lotta, perchè la battaglia antifascista deve essere oggi più che mai interna alla lotta generale per rovesciare questi Stati, questi governi di sfruttamento, oppressione, repressione, miseria, massacri dei popoli.
Questo è necessario comprendere oggi.

Per questo riprendiamo stralci da un articolo pubblicato il 10 aprile
L'importanza della battaglia politica per la liberazione di Ilaria Salis 
La vicenda di Ilaria Salis è importante non solo dal punto di vista della stessa democrazia, degli stessi diritti democratici borghesi, della denuncia di una repressione fascista che viene portata avanti nei confronti di Ilaria, ma dal punto di vista dei proletari, cioè questa battaglia è importante e deve interessare i proletari italiani come le masse ungheresi, è una vicenda che aiuta la battaglia sia in Ungheria contro il governo Orban, sia in Italia contro il governo Meloni.
(In Ungheria negli mesi recenti, con grandi manifestazioni contro il governo Orban accusato di corruzione) c'è una situazione che apre delle crepe nel governo Orban e questo è un fatto positivo. 
Ma in che senso è importante la vicenda Ilaria Salis in Ungheria? E’ importante perché essa dimostra che la corruzione che viene messa molto in evidenza è legata all'intera politica di Orban, del governo, dei ministri, ecc. Una politica che è fascista a 360°, che attacca i minimi diritti democratici, che chiama coloro che lottano “criminali” che devono essere puniti nella maniera peggiore, come appunto sta avvenendo per Ilaria Salis che viene anche visivamente portata in Tribunale come una criminale con le manette ai polsi e ai piedi, portata come un cane con le catene. Si tratta di una politica generale, una politica che difende i neonazisti e che non fa che incrementare in Ungheria tutta questa presenza del neonazismo.
La vicenda di Ilaria Salis è una vicenda che è importante per aiutare la lotta delle stesse masse ungheresi contro il governo Orban, per la caduta di questo governo, che ora ha appunto delle crepe soprattutto all'interno, ma che ora vede decine di migliaia di persone scendere in piazza nonostante la feroce repressione, la pesante intimidazione che c'è verso chi lotta.

Ma perché è importante anche per l'Italia, per il nostro paese?
La prima questione è abbastanza banale: il governo Orban ha come principale amico il governo Meloni che fin dall'inizio della sua nascita ha appoggiato Orban e tutta la sua politica.
Come Orban sulla vicenda della Salis dice – e minaccia - di non trasformare la questione della detenzione in battaglia politica contro il governo ungherese, lo stesso sta facendo il governo Meloni: sia la Meloni, sia Salvini, sia anche il ministro Tajani dicono di non far diventare questa vicenda politica e quindi vogliono anche qui mettere a tacere le voci, le manifestazioni, le iniziative di protesta che invece stanno aumentando.
Il legame che c'è tra Italia e Ungheria sta anche nell'aspetto della corruzione. In Italia abbiamo dovuto assistere alle "assoluzioni", alla messa a tacere in Parlamento sia della vicenda di Salvini, del suo legame dimostrato in pieno con Putin, sia verso l’ultracorrotta Santanchè. Quindi siamo a un governo, anche in Italia, in cui è evidente l'aspetto della corruzione di ministri, ministri nominati anche per una sorta di nepotismo come il ministro dell'Agricoltura, ministri che hanno degli scheletri pesanti nei loro armadi. Il modello è il governo Orban, la prospettiva, verso cui il governo Meloni sta andando, è ancora più nera.
Un governo Meloni che anche nei confronti dei diritti democratici è sulla stessa tangente di Orban, con la repressione che stiamo vedendo verso i giovani, verso gli studenti, le università, nei confronti del minimo dissenso verso l’azione del governo che è anticostituzionale soprattutto sul terreno della guerra, dell'invio di armi in violazione dell'articolo 11 della Costituzione, e la stessa missione nel Mar Rosso non è un semplice schieramento ma è un intervento attivo nel teatro di guerra imperialista che sta portando avanti il governo Meloni a sostegno dell'azione criminale di Israele. Così come tutta la repressione dell'antifascismo, del dissenso anche dal punto di vista culturale, dei legami delle università con Israele.
Noi chiamiamo i proletari, i lavoratori, le lavoratrici, a capire come questa lotta per la libertà di Ilaria Salis sia una battaglia importante, sia una battaglia effettivamente politica, perché l'antifascismo, la lotta contro i governi neri, sia in Ungheria sia in Italia, è una lotta giustamente politica che deve essere ancora più politica fino al rovesciamento con la lotta delle masse di questi governi.
Che questa vicenda venga presa in mano proprio da chi è più colpito dalla politica dei governi.
Ilaria Salis non sta lottando solo per sé, sta lottando per le masse ungheresi, per aiutare la lotta e la comprensione di che cosa è questo governo Orban che sta provando sulla propria pelle, sta aiutando i lavoratori, le masse qui nel nostro paese nel capire meglio qual è la strada che sta percorrendo il governo Meloni e che cosa è oggi il governo Meloni.

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