domenica 2 giugno 2024

pc 2 giugno - Il governatore di Bankitalia - "il capitale umano"

Il capitale nella lunga fase di crisi distrugge le forze produttive e tra di esse distrugge la principale: la forza-lavoro. Ma questa distruzione, come un boomerang, gli torna indietro e il capitale ora cerca nuove braccia da lavoro. Per questo una parte centrale delle considerazioni del governatore di Bankitalia è stata: "la questione demografica, la bassa fecondità italiana che è al di sotto del livello di sostituzione, e la necessità di "un flusso di immigrati superiore a quello ipotizzato dall'Istat".

Si parla, quindi, di "capitale umano", al pari del capitale investito nei macchinari, in una tecnologia più all''avanguardia per la produzione; ma chiaramente quello "umano" è un capitale speciale. diverso, perchè produce più di quello che costa, produce pluslavoro. 

Il capitale, però, non può venir meno alle sue leggi e quindi le "braccia" devono costare sempre meno, come? Aumentando l'orario di lavoro, riducendo il salario e/o aumentando la produttività. Il presidente di Bankitalia lo ha detto: vogliamo immigrati che sostituiscano la bassa natalità in Italia ma "deve aumentare la produttività", cioè quelle "braccia" devono lavorare di più, più intensamente, in meno tempo produrre di più. 

Ma nel sistema del capitale questa "legge" alla fine produce tagli all'occupazione; devi buttare fuori dal ciclo produttivo operai in esubero e... il ciclo ricomincia.

Tornando al bisogno di immigrati, non siamo certo ad un'assurda situazione per cui i padroni sarebbero favorevoli all'ingresso di immigrati e il governo invece no. Il capitale vuole immigrati da sfruttare, vuole mano libera, vuole carne da prendere e buttare quando non serve. Il contrasto è economico non

politico. O il governo è al servizio sempre del capitale, di tutti i padroni non solo di quelli della parte più reazionaria (e, quindi, vanno bene tutti i governi: dal governo di centrosinistra - come diceva Agnelli - al governo fascista) o appare una contraddizione, che è comunque momentanea.

Per i proletari non c'è partigianeria.

Chi, rispondendo all'esigenza del capitale di avere più braccia a causa del "calo e invecchiamento della popolazione", dice: Ok, ma se è possibile trattate in maniera dignitosa i lavoratori rispetto a quanto accade oggi..., o è cieco o è servo sciocco del sistema del capitale. I padroni non possono trattare in maniera "dignitosa" (più salario, più sicurezza, meno sfruttamento, più diritti, ecc.), perchè questo andrebbe ad intaccare i loro profitti, ad aumentare la parte di lavoro necessaria (sia pur molto relativamente) e a diminuire la parte di pluslavoro. Quindi, non si sfugge. 

Questi signori vogliono il capitalismo, ma senza i suoi "difetti".

Noi siamo perchè tanti immigrati vengano, lavorino, perchè, come ha insegnato Marx, aumenterebbero i "becchini" del capitale.

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