venerdì 7 giugno 2024

pc 7 giugno - Lo spot elettorale di Meloni per la deportazione dei migranti in Albania è l'ennesimo attacco razzista e fascista ai migranti

dalla Controinformazione rossoperaia del 6/06

Partiamo dalle dichiarazioni e dell'azione della Meloni contro i cosiddetti "falsi contratti di lavoro per i migranti". Su questo Meloni ha fatto anche un esposto presentato martedì scorso alla Procura nazionale antimafia.

Siamo ad una sorta di passaggio: cioè prima la propaganda contro l'arrivo dei migranti era perché i migranti erano legati a forze e realtà “terroriste”. Ora invece i migranti non possono venire in Italia e devono essere iper-controllati perché avrebbero legami con la mafia. Siamo passati dal terrorismo alla mafia!

Alla fine saranno forse perseguiti quei datori di lavoro o agenzie che fanno carte false, contratti falsi, ma – attenzione - ciò che è sicuro e che anche questa propaganda penalizzerà e colpirà ulteriormente prima di tutto gli immigrati. Anzi, soprattutto gli immigrati. Sono loro che subiranno le spese anche rispetto a questi contratti di lavoro-truffa, sono gli immigrati. Alla fine non saranno colpiti i padroni, le agenzie truffaldine, ma gli immigranti.

Meloni, poi, è andata in Albania e ha dichiarato che il piano per far rimanere nei nuovi hotspot in Albania i migranti partirà il 1° agosto. Quindi, i migranti, che sono soccorsi nelle acque internazionali nel Mediterraneo da navi italiane, verranno portati in questi container in pieno agosto.

Che cosa sono questi container, come sono fatti? "Un moderno colosso di zinco e lamiera" che dovrà occupare, smistare migliaia di persone ogni volta. Noi, e tanti altri come noi, conoscono bene che cosa sono gli hotspot, anche quelli in Italia, strutture per cui parlare di vivibilità anche per pochi giorni, per alcune settimane, è veramente arduo. Strutture che d'estate diventano dei forni, in cui i servizi igienici sono pochissimi, in cui ci sono anche bambini. In Albania ci saranno queste e anche strutture peggiori, fatti di zinco e lamiera, inaugurati nel periodo più caldo dell'estate.

Nel porto di Shengjin ci sarà la prima “scrematura” degli arrivi – scrematura è una parola veramente

odiosa - poi verranno spostati in un'altra zona e in un'altra struttura, si dice Gjader, e qui ci sarà un'ulteriore controllo. Chi potrà entrare in Italia verrà poi portato nel nostro paese per essere avviato verso l'iter della distribuzione negli altri paesi europei; gli altri verranno invece rimandati nei paesi d'origine o di transito, nei paesi in cui ci sono lager, ci sono torture, anche assassinii, morti.

Ma anche per quelli che poi verranno spostati in Italia, nel frattempo dove andranno se non nei Cpr? E noi, e tanti altri, giornalisti, abbiamo più volte denunciato come la situazione nei Cpr sia veramente drammatica, con tentativi di suicidio da parte degli immigrati ristretti in questi Cpr che sono delle galere, anzi peggio delle carceri, la cui gestione è solo nelle mani delle forze dell'ordine, degli agenti che rispondono alle legittime lamentele con la repressione.

In più nei giorni scorsi, ed è tuttora in discussione, è approdato in Parlamento il nuovo disegno di legge sulla sicurezza, in cui sono previste più misure repressive, più pene rispetto alle rivolte dei migranti, anche verso semplici azioni di protesta; con la previsione dell’impunità verso chi reprime con la violenza queste proteste. Una risposta sempre più repressiva, razzista, sempre più di attacco alla minima dignità umana, al minimo diritto umano dei migranti.

Questo è quello che la Meloni è andata ad affrettare in Albania e questo è quello che succederà a tanti immigrati, compresi bambini, donne, sia in Albania e, "bene che gli vada", anche in Italia, se potranno venire in Italia.

Anche su questo non possiamo chiudere gli occhi, non possiamo girarci dall'altra parte, non possiamo a un certo punto, solo perché ci sono le elezioni, solo perché comunque bisogna votare, non pensare a che cosa fanno questi che dovrebbero essere votati, che razza di persone sono questi che dovrebbero avere più potere! 

Pensiamo, veramente. E traiamo le conseguenze. Non è il voto quello che serve, ma serve la lotta, serve l'organizzazione autonoma dei lavoratori, delle donne, dei giovani, dei migranti. Servono le rivolte, serve rovesciare questo governo, questi governi. Per una questione anche di umanità.

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