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‘Da ora sono ai domiciliari.’ La scarna notizia l’ha diramato lei stessa, Nicoletta Dosio, ed era poco dopo la mezza di oggi, 1 giugno. E tuttora, mentre a fine giornata scrivo queste note, i messaggi di solidarietà, incredulità, indignazione non smettono di arrivare sui social e sulle chat del Movimento No Tav e non solo.
Un caso di accanimento giudiziario increscioso, non solo considerata l‘età, l’evidente innocuità della ‘condannata’, ormai 78 enne, ma più ancora per le ‘motivazioni’: storica attivista del Movimento No TAV, i domiciliari le sono stati ennesimamente inflitti per le ‘evasioni’ di cui, verso la fine del 2016, fu protagonista come forma di disobbedienza civile rispetto agli arresti domiciliari che l’avrebbero voluta confinata nella sua abitazione di Bussoleno, Ben 130 evasioni (una cosa ridicola!) dal 4 novembre al 20 dicembre 2016, che lo stesso rappresentante della pubblica accusa ha poi ridotto a due casi soltanto (il numero 130 quantificava i ‘controlli’ da parte delle FFOO) trattandosi in effetti di un’unica condotta – come sottolinearono i difensori della Dosio, gli avvocati Valentina Colletta ed Emanuele D’Amico. “Nicoletta non è mai scappata e non si è mai sottratta alla giustizia: ha sempre reso pubblici i suoi spostamenti. Lo stesso procuratore capo dell’epoca, Armando Spataro, nel corso del procedimento prese atto del carattere politico della presa di posizione della nostra assistita e parlò di ‘innocuità della condotta’”.
“Rivendico tutto quello che ho fatto. Se sono pronta a rifarlo? Io sono sempre io” fu il lapidario commento di Nicoletta Dosio, subito dopo l’iniziale sentenza che un paio di anni fa, secondo un giudice del Tribunale di Torino, Paola Fogliati, l’avrebbe condannata addirittura a un anno e un mese di prigione. Sentenza successivamente ‘mitigata’ fino alle odierne misure ‘domiciliari’… E dunque: misure ‘domiciliari’ per chissà quanti prossimo mesi, per essersi sottratta ai ‘domiciliari’ di OTTO anni fa: ridicolo tutto, se non fosse una tragedia per la più elementare nozione di ‘giustizia’.
Per chi sta a Torino e dintorni l’appuntamento convocato dal Movimento NoTav è per lunedì 3 giugno, h 18.30, per un presidio a Bussoleno davanti alla residenza di Nicoletta Dosio, in via San Lorenzo. A lei, a suo marito Silvano (per giunta molto malato) a tutto il movimento NoTav, da tutti noi di Pressenza, la più sentita calorosa partecipe vicinanza e solidarietà.
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