venerdì 7 giugno 2024

pc 6 giugno - Le ragioni del boicottaggio elettorale


(da Controinfomazione rossoperaia del 5/06)

Alle elezioni europee non vi possiamo votare. Questo dovrebbero dire la larga maggioranza dei proletari, masse popolari, cittadini che non vogliono un'Europa in mano a governi della guerra, che non vogliono un'Europa in mano a governi della repressione, che non vogliono un'Europa nelle mani dei governi delle banche, dei padroni, che non vogliono un'Europa nelle mani di coloro che scaricano la crisi sui lavoratori, sui disoccupati, in tutta Europa.

Noi siamo con questa massa di persone che non vi voterà e non può votare a nessuno, perché i parlamenti e le forze parlamentari si sono tutte schierate, più o meno, per le scelte che i padroni di Europa hanno fatto sulla guerra, per le scelte che hanno fatto sul genocidio palestinese, per le scelte che hanno fatto sull'investimento dei fondi: tutto ai padroni/niente ai lavoratori, perché in tutta Europa i lavoratori vedono i loro salari tagliati, in Italia di più. In tutta Europa i posti di lavoro diminuiscono, l'occupazione vera no, i contratti precari diminuiscono, in Italia di più. In tutta Europa si taglia la sanità, la scuola, in Italia di più. In tutta Europa avanzano forze apertamente fasciste e forze – in alcune occasioni - naziste e i governi che sono al potere li inseguono, dicono che sono contro queste forze ma in realtà la loro azione li favorisce e va nella stessa direzione. E’ vero Macron? È vero Scholz ? E’vero o no che in questa Europa vi sono dei governi mostruosi come il governo di Orban che tiene imprigionata Ilaria Salis? 

Ebbene, per quale motivo dovremmo votarvi? 

È vero o no che il Parlamento è fatto di personaggi che guadagnano 16.000 € al mese e hanno tutto

pagato? È vero o no che questi parlamentari approfittano della loro posizione in Europa per spingere legami con i padroni, le lobby di tutto il mondo? E’ vero o no che questo Parlamento europeo è attraversato da scandali, da corruzione? È vero o no che coloro che chiedono il voto non hanno fatto nulla per i lavoratori, per i precari, per i disoccupati? È vero o no che la finta opposizione a questo governo sulla guerra portano avanti una timida opposizione ma non una non condivisione della NATO, della marcia della guerra dell'imperialismo americano, del riarmo, dell'aumento delle spese militari? 

Ecco, per quale motivo dovremmo votare questi partiti? Se non perché ci stanno parti del nostro popolo che sono asserviti agli interessi della classe dominante e la loro coscienza è una coscienza razzista, parafascista, servile e quindi certamente una parte delle persone voterà per i partiti di governo, un'altra parte voterà per l'opposizione, ben sapendo che in nessuna maniera è possibile fidarsi e soprattutto in nessuna maniera si può pensare che questa opposizione sia una reale alternativa. 

E quindi il non voto è l'unica protesta possibile al momento delle elezioni. 

E’ per questo che noi siamo per il boicottaggio elettorale, non perché non vorremmo votare, perché siamo contro le elezioni, noi non siamo anarchici. Siamo coloro che dicono che per contestare anche in Parlamento, occorre una vera forza di opposizione proletaria e popolare, occorre il Partito dell'opposizione proletaria e popolare, occorre il Fronte unito, occorre che chi organizza questo partito, organizzi innanzitutto una montagna di lotte sociali contro i governi dei padroni e li organizzi contro i partiti del Parlamento che sono più o meno tutti dalla stessa parte quando si tratta di toccare i grandi interessi dei padroni: nessuno vuole la patrimoniale, i partiti d'opposizione ne parlano alle elezioni ma quando erano al governo avevano messo su Draghi che è l'ultima persona che farebbe una patrimoniale. E certamente sono contro la patrimoniale, anzi, sono per l'evasione fiscale dei grandi patrimoni e dei padroni gli attuali governanti. La Meloni è una serva dei servi dei grandi interessi dei padroni e dei parassiti sociali in questo paese. 

Quindi è evidente che la costruzione della forza di opposizione proletaria e popolare è l'unica strada da intraprendere. La costruzione di questa opposizione è già in parte in atto nei lavoratori che scioperano in particolare con i sindacati di base e di classe - non certo coi confederali che sono nella maggior parte complici di tutti i precedenti governi e di questo abbastanza. 

Gli studenti che protestano per la Palestina perché mai dovrebbero votare questi partiti che sulla Palestina stanno condividendo un genocidio, che non si sono sprecati neanche per il sostegno alla Corte di giustizia europea e figurarsi se vogliono fare qualcosa che dia fastidio all'imperialismo americano e allo stato sionista di Israele di Netanyahu?

Certo, qualcuno dice: ma qualche candidato è buono, Mimmo Lucano ha fatto del bene, la bandiera Ilaria Salis andrebbe sostenuta. Certo, ma possiamo sostenerli molto più efficacemente con le lotte! Possiamo sostenere Mimmo Lucano riprendendo le cose giuste che ha fatto quando era sindaco di Riace e lottare per realizzarle anche in altre realtà! Figuriamoci se non siamo assolutamente con Ilaria Salis e ne vogliamo la liberazione. Ma non possiamo votare Bonelli e Fratoianni! Né inventarci delle liste che sarebbero per la pace ma alle manifestazioni contro la guerra, per la Palestina chi mai li ha visti questi signori? 

Votare le persone è una logica che non ci può appartenere come sinistra di classe, comunista, e non può appartenere ai lavoratori. Con questa storia di votare le persone ci hanno preso in giro tutti, in tutti questi anni. Siamo con la persona ma non la votiamo, perché oggi bisogna far vedere che esiste una protesta contro queste elezioni.

Certo, l'astensionismo che si riduce a questa testimonianza è pur sempre una protesta passiva e non è quello che ci serve.

Gli operai, i lavoratori o prendono nelle loro mani la lotta, l'organizzazione, la costruzione di una propria rappresentanza politica, un Partito proletario che lotti per cambiare questo paese per via rivoluzionaria, oppure il loro astensionismo è sterile, sparisce il giorno dopo le elezioni, in un dato statistico, e lor signori si ritengono comunque in diritto di fare tutto quello che gli pare o, meglio, tutto quello che pare alla classe dominante di questo paese, tutto quello che pare ai padroni, ai banchieri europei, tutto quello che pare alle loro tasche, tutto quello che permette di andare a occupare poltrone in cui loro risolvono la vita di sè stessi e della propria famiglia e i proletari e le masse vedono peggiorare la loro. 

Per cui nessun voto al governo Meloni. Non possiamo votare la falsa opposizione. Non possiamo votare le persone. Noi potremmo votare una forza sociale alternativa che però è tutta da costruire per un governo operaio, per una società che possa passare dalle mani dei padroni e delle classi ad essi asserviti, nelle mani del popolo, non il popolo della scheda ma il popolo formato da proletari, disoccupati, precari, donne, giovani, intellettuali onesti. 

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