sabato 11 marzo 2023

pc 11 marzo - Ancora sull'8 marzo. A Milano l'Mfpr con le lavoratrici delle RSA in sciopero e collegamenti con le altre realta' di lavoratrici in lotta, da Trezzo a Viterbo. Forte la solidarieta' con le donne iraniane e la denuncia del nostro imperialismo

Da Mfpr Milano

L' 8 marzo abbiamo partecipato ad un presidio di lavoratrici della RSA "Anni Azzurri" in sciopero per la prima volta, la nostra presenza è stata molta attiva, abbiamo spiegato al megafono le difficili condizioni delle donne lavoratrici in genere, ma in particolar modo le difficili condizioni delle lavoratrici della sanità.

Un lavoro di affiatamento tra le lavoratrici e le compagne del mfpr per sostenerle nell'esprimere, per spiegare con le loro parole la situazione e le loro richieste.  Per questo abbiamo pensato di intervistare una delle lavoratrici che ha spiegato la situazione di sfruttamento e, non solo, perché ha messo in evidenza anche il fatto di come sono preoccupate per gli ammalati  che non possono essere seguiti, ma il profitto si fa anche sulla loro pelle, con le cure ridotte all'osso, con il cibo cattivo, ecc.

Ascolta l'intervista

Noi abbiamo parlato delle assemblee che altre operaie hanno organizzato dal basso, dove le lavoratrici si prendono la parola, come hanno fatto le operaie della Beretta.

Abbiamo sottolineato di come sia importante tenersi collegate, unirsi per affrontare il disastro sanitario, in modo particolare nel settore della cura e dell'assistenza. 

C'è stato, poi, il collegamento con Monica del comitato di lotta di Viterbo che ha spiegato bene il senso di questa giornata di lotta per noi donne, che non è solo una questione di genere, ma di lotta di classe

Ascolta la registrazione

Possiamo dire che le abbiamo avvolte e coinvolte con la nostra solidarietà e hanno apprezzato il collegarsi.

Inoltre per rendere più concreto e forte, e come per noi donne avviene con naturalezza, l'unita' tra le lavoratrici in lotta c'è stato il collegamento  di solidarietà con le operaie di Trezzo in sciopero.


Con le donne iraniane, contro il nostro imperialismo



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