venerdì 10 marzo 2023

pc 10 marzo - Il miserabile e disumano Piantedosi amico dei miliziani trafficanti ora al governo in Libia

Fermato con mezzo milione in tasca 
l’uomo di Piantedosi in Libia

Il Governo fascio-imperialista Meloni/Piantedosi/Salvini finanzia i trafficanti al governo della Libia mentre criminalizza, reprime e impedisce i soccorsi in mare nel più totale disprezzo per le vite dei migranti

dalla nota del Ministero del 21 febbraio: 
Proficuo colloquio su contrasto a traffico di migranti e focus dedicato a cooperazione di polizia nella lotta a criminalità organizzata e terrorismo


ilriformista

Luca Casarini — 9 Marzo 2023

In mezzo al fragore, sacrosanto, dovuto alla strage di Cutro, una notizia è passata quasi inosservata: la polizia francese ha fermato all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi Imad Al Trabelsi, attuale ministro dell’interno libico, con una valigia piena di soldi in contanti, mezzo milione di euro, di cui il ministro non ha “saputo” dare spiegazioni. Il suo passaporto diplomatico e chissà cos’altro gli hanno permesso di essere rilasciato.

Per il giudice francese che ha in mano il caso non sarà facile adesso pretendere spiegazioni. Si potrebbe aprire un “LibyaGate”, ma forse non sarà così. Il potente ministro libico gli affari, e tanti, li fa da sempre con i governi occidentali. Ma perché la notizia potrebbe imbarazzare il Viminale? Perché il trafficante libico Trabelsi, promosso a ministro, lo scorso 21 di febbraio era con Piantedosi nel suo ufficio, a Roma, per gli accordi “per fermare le partenze” dei migranti e dei rifugiati imprigionati in Libia. Che tipo sia questo galantuomo lo dice il suo curriculum: capobanda del sud ovest della Libia dilaniata del post-Gheddafi, già schedato dalle Nazioni Unite come uno dei più potenti trafficanti, a capo della milizia di Zintan.

Ha accumulato milioni di euro principalmente attraverso il traffico illegale di petrolio. Si è messo poi al servizio dell’attuale governo, pretendendo subito la promozione a sottosegretario. In occasione di questa nomina, le organizzazioni per i diritti umani libiche e internazionali, per esempio Amnesty International, lo hanno indicato “come uno dei peggiori violatori di diritti umani e del diritto umanitario internazionale”. Per questo signore, così calorosamente accolto da Piantedosi a Roma, nelle carte ufficiali delle Nazioni Unite e del Tribunale Penale Internazionale, si parla di “traffico di esseri umani, violenze, torture e sparizioni forzate ai danni di migliaia di migranti e rifugiati”. La riunione al Viminale dello scorso 21 febbraio nel quale Trabelsi è stato ricevuto con tutti gli onori, segue quella avvenuta a Tripoli il 29 dicembre del 2022. Presenti il Prefetto Lamberto Giannini, capo della polizia, e il Generale Giovanni Caravelli, Direttore dell’Aise.

inoltre da nigrizia: "uno dei tanti signori della guerra coinvolti in abusi e traffici in Libia....La nomina è quindi letta come una ricompensa per i servigi resi e per “comprare la lealtà” sua e dei suoi miliziani, fa sapere l’emittente francese Rfi che riporta la notizia.  

In un rapporto delle Nazioni Unite del 2018 Trabelsi è indicato come uno dei tanti capi milizia arricchiti grazie al traffico illegale, in particolare di carburante.

I critici di Dbeibah ritengono che la nomina di un uomo con una tale reputazione a una posizione così importante, travalichi le prerogative del primo ministro, anteponga i suoi interessi a quelli dello stato e disprezzi i diritti delle vittime". 

I famigliari dei migranti lasciati morire a Cutro:











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