Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla lista dei sottosegretari del governo Draghi: sono 39, 20 uomini e 19 donne. La delega allo sport sarà assegnata successivamente. Alla fine ci sono 11 sottosegretari per il M5s, 9 per la Lega, 6 per FI e Pd, 2 per Italia Viva, uno del Centro democratico, uno di +Europa e la riconfermata Maria Cecilia Guerra, bersaniana di Leu, all’economia.
Sei sono viceministri, quattro donne e due uomini: la Pd Sereni (Esteri), la pentastellata Castelli (Economia), il forzista Fratin e la 5 Stelle Todde (entrambi Sviluppo economico), la renziana Bellanova e il leghista Morelli (entrambi a Infrastrutture e Trasporti).
Un’infornata di nomi, alcuni anche piuttosto imbarazzanti (come gli esponenti della Lega Borgonzoni alla Cultura, Pucciarelli alla Difesa e Sasso all’istruzione, per dirne solo tre) che però rischia di celare il peso politico di un’altra nomina, ben più pesante e fatta direttamente dal premier Mario Draghi: il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi Segreti e alla sicurezza è l’attuale capo della Polizia, Franco Gabrielli, già ex capo della Digos di Roma, ex capo del Sisde, ex responsabile della Protezione civile, ex prefetto e dal 2015 capo della Polizia.
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