La battaglia fatta quest'anno - nonostante e in risposta di lotta alla crisi/pandemia e al peggioramento su tutti i fronti che padroni e governo hanno scaricato su di noi - dalle lavoratrici, dalle operaie che non si sono mai fermate; le assemblee nazionali on line Donne/Lavoratrici, la giornata d'azione del 15 gennaio sulla piattaforma delle donne e il ruolo combattivo delle lavoratrici nello sciopero generale del 29 gennaio, porta in questo 8 marzo due avanzamenti:
- le donne lavoratrici sono effettivamente in prima fila, l'avanguardia di uno sciopero delle donne vero, di tutte le donne ovunque e doppiamente sfruttate e oppresse, dando il segno di radicalità di una lotta contro tutte le nere/marce facce di questo sistema capitalista/patriarcalista - dai licenziamenti ai femminicidi... - una lotta perchè tutta la vita deve cambiare;
- queste donne hanno affermato/chiamato il movimento dei lavoratori perchè comprendesse la centralità della condizione delle donne che raccoglie tutte le oppressioni, e l'importanza strategica della lotta delle donne che porta una ricchezza, una marcia in più all'intera lotta proletaria - e per la prima volta in questo 8 marzo scenderanno in sciopero, ufficialmente, anche i lavoratori, come è stato deciso nell'Assemblea lavoratrici e lavoratori combattivi e nell'assemblea del Patto d'azione del 20 e 21 febbraio.
Lo sciopero delle donne quindi viene riconosciuto, assunto e si estende!
Non perchè i sindacati confederali lo fanno proprio e lo indicono (cosa che puntualmente anche quest'anno non faranno), ma perchè le donne proletarie "impongono" la loro realtà, invadono le realtà sindacali di base e di lotta con la loro voce autonoma, la loro azione, la loro piattaforma e i lavoratori combattivi rispondono. E avanza la coscienza di classe generale.
- le donne lavoratrici sono effettivamente in prima fila, l'avanguardia di uno sciopero delle donne vero, di tutte le donne ovunque e doppiamente sfruttate e oppresse, dando il segno di radicalità di una lotta contro tutte le nere/marce facce di questo sistema capitalista/patriarcalista - dai licenziamenti ai femminicidi... - una lotta perchè tutta la vita deve cambiare;
- queste donne hanno affermato/chiamato il movimento dei lavoratori perchè comprendesse la centralità della condizione delle donne che raccoglie tutte le oppressioni, e l'importanza strategica della lotta delle donne che porta una ricchezza, una marcia in più all'intera lotta proletaria - e per la prima volta in questo 8 marzo scenderanno in sciopero, ufficialmente, anche i lavoratori, come è stato deciso nell'Assemblea lavoratrici e lavoratori combattivi e nell'assemblea del Patto d'azione del 20 e 21 febbraio.
Lo sciopero delle donne quindi viene riconosciuto, assunto e si estende!
Non perchè i sindacati confederali lo fanno proprio e lo indicono (cosa che puntualmente anche quest'anno non faranno), ma perchè le donne proletarie "impongono" la loro realtà, invadono le realtà sindacali di base e di lotta con la loro voce autonoma, la loro azione, la loro piattaforma e i lavoratori combattivi rispondono. E avanza la coscienza di classe generale.
AVANTI VERSO LO SCIOPERO DELLE DONNE!
VIVA L'8 MARZO!
VIVA L'8 MARZO!
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