Tav, in 150 assediano il cantiere in Valle di Susa ma vengono respinti con i lacrimogeni
Ruspe in azione da stamattina per allargare il cantiere, il movimento si mobilita
Torna la tensione in Val di Susa, dove questa sera
sono avvenuti scontri tra No Tav e forze dell'ordine a Venaus. Alla fine
dell'assemblea che si è svolta al presidio, per decidere i nuovi
appuntamenti dopo che questa notte sono iniziati i lavori per ampliare
la recinzione del cantiere della Torino-Lione a Chiomonte, circa 150
attivisti hanno raggiunto in auto il "Bivio Passeggieri". Qui si sono
divisi. Un gruppo di incappucciati ha lanciato pietre e bastoni contro
la polizia schierata nella zona, che ha risposto con una carica di
alleggerimento e lancio lacrimogeni. I No Tav replicano di essere stati
caricati a freddo mentre avanzavano verso la polizia.
Nella notte al cantiere Tav in Val di Susa erano
ripresi i lavori, ed è arrivata la chiamata dal movimento a raggiungere
la zona per opporsi. I mezzi di lavoro sono stati scortati dalle forze
dell'ordine e gli attivisti sono saliti sui tetti dei mulini e sugli
alberi. In quell'area, tra Chiomonte e Giaglione, a inizio novembre si è
proceduto con le acquisizioni fondiarie da parte di Telt di quasi due
ettari di terreni che serviranno per il cantiere per il tunnel di base
della Torino-Lione e per la realizzazione del nuovo svincolo di
collegamento tra l'autostrada A32.
Da questa mattina gli operai sono al lavoro per realizzare la recinzione. Circa una trentina di attivisti, che hanno provato ad arrivare a Giaglione, già questa notte sono stati intercettati e bloccati dalla Digos che sta monitorando e presidiando la zona. Sono stati sanzionati per aver violare la normativa anti-Covid e poi allontanati. Non si escludono nuove iniziative già in giornata.
Da questa mattina gli operai sono al lavoro per realizzare la recinzione. Circa una trentina di attivisti, che hanno provato ad arrivare a Giaglione, già questa notte sono stati intercettati e bloccati dalla Digos che sta monitorando e presidiando la zona. Sono stati sanzionati per aver violare la normativa anti-Covid e poi allontanati. Non si escludono nuove iniziative già in giornata.
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