Torna la tensione in Val di Susa, dove questa sera sono avvenuti scontri tra No Tav e forze dell'ordine a Venaus. Alla fine dell'assemblea che si è svolta al presidio, per decidere i nuovi appuntamenti dopo che questa notte sono iniziati i lavori per ampliare la recinzione del cantiere della Torino-Lione a Chiomonte, circa 150 attivisti hanno raggiunto in auto il "Bivio Passeggieri". Qui si sono divisi. Un gruppo di incappucciati ha lanciato pietre e bastoni contro la polizia schierata nella zona, che ha risposto con una carica di alleggerimento e lancio lacrimogeni. I No Tav replicano di essere stati caricati a freddo mentre avanzavano verso la polizia.

Nella notte al cantiere Tav in Val di Susa erano ripresi i lavori, ed è arrivata la chiamata dal movimento a raggiungere la zona per opporsi. I mezzi di lavoro sono stati scortati dalle forze dell'ordine e gli attivisti sono saliti sui tetti dei mulini e sugli alberi. In quell'area, tra Chiomonte e Giaglione, a inizio novembre si è proceduto con le acquisizioni fondiarie da parte di Telt di quasi due ettari di terreni che serviranno per il cantiere per il tunnel di base della Torino-Lione e per la realizzazione del nuovo svincolo di collegamento tra l'autostrada A32.
 
Da questa mattina gli operai sono al lavoro per realizzare la recinzione. Circa una trentina di attivisti, che hanno provato ad arrivare a Giaglione, già questa notte sono stati intercettati e bloccati dalla Digos che sta monitorando e presidiando la zona. Sono stati sanzionati per aver violare la normativa anti-Covid e poi allontanati. Non si escludono nuove iniziative già in giornata.

"Il tentativo di allargamento del cantiere di questa notte è l'ennesimo e ridicolo spot pubblicitario di Telt che, nonostante i cronici ritardi ventennali dell'opera, vorrebbe dimostrare che i lavori stanno andando avanti - dicono dal Movimento -. Questo atto di forza dei promotori dell'opera avviene infatti a poche ore dalle audizioni in Senato sul dossier Torino - Lione. Alla luce delle valutazioni della Corte dei Conti Europea e del rapporto Crozet che confermano l'inutilità dell'opera e il suo essere antistorica probabilmente Telt e compagnia cantante dormono sonni meno tranquilli: il Re è nudo anche se le lobbies del cemento continuano a tentare di travestire il mostro ecocida da nuova frontiera della green economy".