venerdì 11 dicembre 2020

pc 11 dicembre - La Blutec, operazione affaristico-politica gestita dai governi dei padroni con sindacati confederali ora complici, ora impotenti, sulla pelle degli ex/operai Fiat Termini Imerese

Ora che diventa una questione di tribunali cosa ne viene agli operai?
Ci sono le condizioni per trasformarla in lotta, per un rilancio vero della fabbrica, con riassorbimenti e assunzioni di tutti gli operai?
Solo se si cambia strada e si costruisce l'autorganizzazione operaia

Slai cobas per il sindacato di classe 

Crac Blutec, Ginatta padre e figlio rinviati a giudizio: prima udienza 24 febbraio

A processo anche la storica segretaria Giovanna Desiderato per la bancarotta della societàche avrebbe dovuto rilanciare il polo di Termini Imerese

Si è conclusa con il rinvio a giudizio di Roberto Ginatta, di suo figlio Matteo Orlando e della storica segretaria Giovanna Desiderato, l’udienza preliminare per la bancarotta Blutec, la società leader nel settore dell’automotive che avrebbe dovuto rilanciare il polo di Termini Imerese. Il processo per loro comincerà il 24 febbraio. Mentre un quarto imputato, l’ex amministratore delegato Cosimo Di Cursi ha patteggiato una condanna a 3 anni e sei mesi di carcere. Anche Matteo Ginatta (difeso dall’avvocato Luigi Chiappero) avrebbe voluto patteggiare ma non è stato trovato un accordo sul risarcimento: attualmente è ancora agli arresti domiciliari.

Le accuse contestate dai pm Francesco Pelosi e Laura Longo sono (a vario titolo) di bancarotta fraudolenta, riciclaggio, autoriciclaggio e malversazione. La vicenda ruota attorno all’ex polo Fiat di Termini Imerese, rilevato da Ginatta nel 2014: il progetto, finanziato da Invitalia, prevedeva la produzione di componenti per auto elettriche. Ma secondo l’accusa, sarebbero stati dirottati 16 milioni di euro di contributi statali in «investimenti di stretto interesse della famiglia Ginatta».

L’accusa di riciclaggio riguarda invece l’aver investito parte dei proventi illeciti in altre controllate del gruppo. All’udienza preliminare si sono costituite parte civile sia Investitalia che la stessa Blutec ora in amministrazione straordinaria. La società figura al contempo indagata come responsabile civile. La scorsa settimana per roberto Ginatta (arrestato il 18 giugno) era arrivata la scarcerazione, chiesta dall’avvocato Nicola Menardo, e gli erano stati concessi i domiciliari. Al presidente di Blutec era stata sequestrata anche una villa a Sestriere del valore di un milione e 100 mila euro.

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