Ora che diventa una questione di tribunali cosa ne viene agli operai?
Ci sono le condizioni per trasformarla in lotta, per un rilancio vero della fabbrica, con riassorbimenti e assunzioni di tutti gli operai?
Solo se si cambia strada e si costruisce l'autorganizzazione operaia
Ci sono le condizioni per trasformarla in lotta, per un rilancio vero della fabbrica, con riassorbimenti e assunzioni di tutti gli operai?
Solo se si cambia strada e si costruisce l'autorganizzazione operaia
Slai cobas per il sindacato di classe
Crac Blutec, Ginatta padre e figlio rinviati a giudizio: prima udienza 24 febbraio
A processo anche la storica segretaria Giovanna
Desiderato per la bancarotta della societàche avrebbe dovuto rilanciare
il polo di Termini Imerese
Si è conclusa con il rinvio a giudizio di Roberto Ginatta, di suo figlio Matteo Orlando e della storica segretaria Giovanna Desiderato, l’udienza preliminare per la bancarotta Blutec, la società leader nel settore dell’automotive che avrebbe dovuto rilanciare il polo di Termini Imerese. Il processo per loro comincerà il 24 febbraio. Mentre un quarto imputato, l’ex amministratore delegato Cosimo Di Cursi ha patteggiato una condanna a 3 anni e sei mesi di carcere. Anche Matteo Ginatta (difeso dall’avvocato Luigi Chiappero) avrebbe voluto patteggiare ma non è stato trovato un accordo sul risarcimento: attualmente è ancora agli arresti domiciliari.
Le accuse contestate dai pm Francesco Pelosi e
Laura Longo sono (a vario titolo) di bancarotta fraudolenta,
riciclaggio, autoriciclaggio e malversazione. La vicenda ruota attorno
all’ex polo Fiat di Termini Imerese, rilevato da Ginatta nel 2014: il
progetto, finanziato da Invitalia, prevedeva la produzione di componenti
per auto elettriche. Ma secondo l’accusa, sarebbero stati dirottati 16
milioni di euro di contributi statali in «investimenti di stretto
interesse della famiglia Ginatta».
L’accusa di riciclaggio riguarda invece l’aver
investito parte dei proventi illeciti in altre controllate del gruppo.
All’udienza preliminare si sono costituite parte civile sia Investitalia
che la stessa Blutec ora in amministrazione straordinaria. La società
figura al contempo indagata come responsabile civile. La scorsa
settimana per roberto Ginatta (arrestato il 18 giugno) era arrivata la
scarcerazione, chiesta dall’avvocato Nicola Menardo, e gli erano stati
concessi i domiciliari. Al presidente di Blutec era stata sequestrata
anche una villa a Sestriere del valore di un milione e 100 mila euro.
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