venerdì 20 novembre 2020

pc 20 novembre - Decreti sicurezza 'cambiati' ma l'imperialismo italiano verso il blocco navale antiTunisia - un commento

 ANCORA SULLA PRESUNTA "ABROGAZIONE"DEI "DECRETI SALVINI"

La cloaca massima dello pseudo giornalismo borghese, che risponde al nome del quotidiano il Giornale, propone – nella sua edizione di martedì diciassette novembre – all’attenzione dei suoi lettori un fatto accaduto nel corso della discussione sulla conversione in legge dei nuovi “decreti Salvini”.

Lo fa per mezzo di un articolo, a firma Mauro Indelicato, all’interno del quale si trova una dichiarazione di Luciana Lamorgese, ministro degli Affari Interni pro tempore, che lamenta un aumento dei flussi migratori nel corso del 2020, durante il quale «alla data del 15 di novembre abbiamo circa 32 mila arrivi, di questi circa la metà, 12.400 mila, di nazionalità tunisina, pari al 38,7%».



Quello che qui interessa sono le proposte che l’ex Prefetto fa per frenare il flusso migratorio dal Paese nordafricano: «il capo del Viminale ad inizio mese ha parlato della possibilità dell’impiego di mezzi navali e aerei per frenare gli sbarchi dalla Tunisia. Una proposta – scrive il pennivendolo – rimasta solo come tale, non dissimile a quella del blocco navale. Tanto che la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha ironizzato “consigliando” al ministro di leggere il programma del suo partito».

Esse dimostrano che il Governo non ha nessuna intenzione di affrontare le problematiche legate ai “decreti Salvini”, cambiando completamente strada rispetto ad essi: la loro eventuale abrogazione deve obbligatoriamente andare di pari passo con la cancellazione della vergognosa legge Minniti-Orlando che prevede proprio l’utilizzo di mezzi militari di pattuglia davanti alle coste tunisine.

Bosio (Al), 20 novembre 2020


Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova


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