Torna in libertà Nicoletta Dosio, 73 anni, la pasionaria del movimento No Tav della Valle di Susa. Il giorno di "fine pena" è stato fissato per stasera a mezzanotte. La donna ha terminato di scontare la condanna definitiva a un anno di reclusione che le era stata inflitta per un episodio avvenuto nel 2012 nel quadro di una mobilitazione No Tav, quando furono aperti i caselli dell'autostrada, lasciando che gli automobilisti passassero senza pagare. "Penso che per prima cosa mi metterò al volante e andrò dove mi porta il cuore, sperando che questo serva per liberare anche la mente - dice Dosio - Naturalmente so bene che ci sono delle retrizioni per il Covid, ma questo mi fa venire in mente un altro paradosso: mentre i lavori del Tav vanno avanti, noi purtroppo siamo fermi in carcere o ai domiciliari".

Dosio - che è stata tre mesi in carcere e poi ai domiciliari - aveva rifiutato ogni misura alternativa alla detenzione. In un messaggio rilanciato oggi dagli attivisti la donna ricorda Dana Lauriola, portavoce dei No Tav, anche lei detenuta: "Non posso essere davvero contenta, se da sola. Aspetto altre liberazioni. Vi abbraccio tutte e tutti". "Una donna tenace - è quanto scrive il movimento valsusino riferendosi alla Dosio - modello di resistenza e coraggio per tutte e tutti. Siamo felici di sapere che prestissimo potrà tornare sui sentieri della amata Val Clarea".

Nicoletta Dosio era entrata in cella al Lorusso e Cutugno di Torino il 30 dicembre di un anno fa e avrebbe dovuto uscire esattamente un anno dopo ma le sono stati scontati, come previsto dalla norma, 45 giorni per la buona condotta mostrata durante il periodo passato in cella, fino al 30 marzo di quest'anno. In seguito, invece, durante la detenzione domiciliare, Nicoletta Dosio è stata denunciata per evasione: è stato quando, il 17 settembre, è uscita dalla sua casa di Bussoleno per partecipare a una manifestazione di solidarietà nei confronti di Dana Lauriola, portavoce del movimento No Tav, che era stata portata in carcere perché condannata nello stesso processo in cui era stata coinvolta Dosio. La "pasionaria" è quindi stata indagata per evasione e si è aperto un procedimento separato che non ha influito sulla scarcerazione. In ogni caso non è la prima volta che Dosio si trova accusata di evasione: alcuni anni fa addirittura postava foto e messaggi dai luoghi in cui si trovava, nonostante fosse agli arresti per altre contestazioni inerenti alla lotta No Tav.