venerdì 7 agosto 2020

pc 7 agosto - DALLA LIGURIA: "SALVINI, IL SOLE IN SPIAGGIA PAGATELO TU..."

CARO MATTEO SALVINI, LE GIORNATE A PRENDERE IL SOLE IN SPIAGGIA PAGALE DI TASCA TUA

Matteo Salvini cala in Liguria nelle giornate di martedì quattro e mercoledì cinque agosto: in programma ha il solito tour delle spiagge, a spese degli italiani, travestito da campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione regionale.
Primariamente si reca a Vemntimiglia, dove sta riprendendo forza la questione legata al tentativo dei migranti di varcare il confine francese: le “forze dell’ordine” d’oltralpe li respingono, e la Lega non accetta che possano restare nella città di confine.
Viene contestato da un gruppo di giovani antirazzisti, e lui – forte del sostegno di qualche centinaio di militonti supportati dalle divise blu corse a dargli man forte – si permette di insultare per l’ennesima volta nella sua carriera politica, l’intelligenza della gente.
Afferma: «Ringrazio anche i venti figli di papà, che se vogliono gli immigrati se li ospitino a casa loro. Pagate voi con le vostre palanche. Basta fare i buoni con i soldi degli altri: se volete i clandestini, manteneteveli voi a casa vostra».
Potremmo rispondere che lui dovrebbe pagare di tasca sua i giri per l’Italia a caccia di spiagge dove prendere il sole, fare il bagno, e farsi fotografare con qualche intelligentone di turno, ma non vogliamo scadere al suo livello.
In serata, poi, è a Genova, dove si reca (guarda il caso) presso il Sys Sporting Club, di lugomare Lombardo 27 – nelle immediate vicinanze di corso Italia – che è la spiaggia preferita dallo stato maggiore leghista, per un comizio.
Qui ad attenderlo trova la bellezza di centocinquanta suoi accoliti; un numero davvero ragguardevole, una vera folla oceanica, per uno dei maggiori leader della politica italiana: uno che fino a qualche tempo fa faceva il pienone dovunque andasse.
Degli sproloqui del Truce non intendiamo accennare, poiché i resoconti dei quotidiani borghesi ne riportano in abbondanza; ci limitiamo a segnalare come il “signorino” ostenti il mancato uso della mascherina in ambedue le occasioni citate: se fosse un cittadino comune sarebbe sanzionato: ma a lui, evidentemente, tutto è permesso.

Bosio (Al), 07 agosto 2020 
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova 

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