CARO MATTEO SALVINI, LE GIORNATE A PRENDERE IL SOLE IN SPIAGGIA PAGALE DI TASCA TUA
Matteo Salvini cala in Liguria nelle giornate di martedì quattro e
mercoledì cinque agosto: in programma ha il solito tour delle spiagge, a
spese degli italiani, travestito da campagna elettorale per il rinnovo
dell’amministrazione regionale.
Primariamente si reca a Vemntimiglia, dove sta riprendendo forza la
questione legata al tentativo dei migranti di varcare il confine
francese: le “forze dell’ordine” d’oltralpe li respingono, e la Lega non
accetta che possano restare nella città di confine.
Viene contestato da un gruppo di giovani antirazzisti, e lui – forte
del sostegno di qualche centinaio di militonti supportati dalle divise
blu corse a dargli man forte – si permette di insultare per l’ennesima
volta nella sua carriera politica, l’intelligenza della gente.
Afferma: «Ringrazio anche i venti figli di papà, che se vogliono gli
immigrati se li ospitino a casa loro. Pagate voi con le vostre
palanche. Basta fare i buoni con i soldi degli altri: se volete i
clandestini, manteneteveli voi a casa vostra».
Potremmo rispondere che lui dovrebbe pagare di tasca sua i giri per
l’Italia a caccia di spiagge dove prendere il sole, fare il bagno, e
farsi fotografare con qualche intelligentone di turno, ma non vogliamo
scadere al suo livello.
In serata, poi, è a Genova, dove si reca (guarda il caso) presso il
Sys Sporting Club, di lugomare Lombardo 27 – nelle immediate vicinanze
di corso Italia – che è la spiaggia preferita dallo stato maggiore
leghista, per un comizio.
Qui ad attenderlo trova la bellezza di centocinquanta suoi accoliti;
un numero davvero ragguardevole, una vera folla oceanica, per uno dei
maggiori leader della politica italiana: uno che fino a qualche tempo fa
faceva il pienone dovunque andasse.
Degli sproloqui del Truce non intendiamo accennare, poiché i
resoconti dei quotidiani borghesi ne riportano in abbondanza; ci
limitiamo a segnalare come il “signorino” ostenti il mancato uso della
mascherina in ambedue le occasioni citate: se fosse un cittadino comune
sarebbe sanzionato: ma a lui, evidentemente, tutto è permesso.
Bosio (Al), 07 agosto 2020
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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