Un migrante proveniente dal Gambia, Suruwa Jaithe di 18 anni, è morto sabato sera in un incendio sviluppatosi nella tendopoli di San Ferdinando, nella piana di Gioia Tauro, dove vivono centinaia di extracomunitari. Il giovane era andato alla tendopoli per incontrare alcuni amici.
Secondo quanto si è appreso, il rogo, che ha distrutto due baracche, si sarebbe sviluppato in seguito a un fuoco acceso in uno dei rifugi di fortuna per riscaldarsi dal freddo della notte.
In mattinata nel campo la tensione era evidente. La Cgil calabrese ha denunciato la situazione insostenibile dei rifugi di emergenza: "È da anni che lo stiamo denunciando, qualche giorno fa lo abbiamo urlato direttamente dalla tendopoli con una iniziativa. Subito dopo lo abbiamo fatto in Prefettura a Reggio Calabria, che riteniamo abbia enormi responsabilità. Un anno perso per smantellare Riace, un anno perso per evitare altre morti. Reagiremo".
Non si tratta infatti del primo incendio a divampare nella tendopoli. Quasi due anni fa, il 27 gennaio 2017, un rogo molto più vasto ed in quel caso doloso, distrusse circa 200 baracche e provocò la morte di una 26enne nigeriana, Becky Moses, ustionando gravemente un'altra donna di 27 anni. La donna era arrivata a San Ferdinando solo da pochi giorni. In precedenza era inserita nei progetti Sprar attivati nel Comune di Riace guidato dal sindaco Domenico Lucano.
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