domenica 2 dicembre 2018

pc 2 dicembre - Gino Strada contro il decreto sicurezza: è una forma di razzismo e fascismo

Il fondatore di Emergency ha parlato a margine della proiezione di un docufilm nel carcere di Poggioreale in occasione della X edizione del Festival del Cinema dei Diritti umani.
1 dicembre 2018
Parola chiarissime e la speranza che il presidente Mattarella, l’unico argine della democrazia contro la furia autoritaria penta-fascio-leghista, possa fare qualcosa per non far calpestare la Costituzione.
Gino Strada non ci ha girato intorno: "Penso che sia una forma di razzismo e di fascismo. Sono sicuro

che questo decreto non passerà senza conseguenze e che porterà sofferenze in più per un sacco di gente perché si restringe di fatto la possibilità di aiutare le persone e questo è molto grave".
Così Gino Strada, fondatore di Emergency, sul decreto Sicurezza, a margine della proiezione di un docufilm nel carcere di Poggioreale in occasione della X edizione del Festival del Cinema dei Diritti umani.
"Purtroppo - ha aggiunto - abbiamo a che fare con persone con una mentalità molto gretta e ristretta che occupano posizioni di potere. Spero che in qualche modo si rimedi e credo che sarà messa in campo una mobilitazione perché questo decreto tra l'altro e' contrario a leggi, trattati internazionali e diritti umani. E' proprio una schifezza" ha concluso Strada. 

Le critiche a Minniti. "Direi che la politica sui migranti di Minniti, che noi abbiamo sempre definito 'una guerra ai migranti', è stato il primo atto di questo atteggiamento nei confronti dei migranti che si basa su fake news, bufale e falsità. Una politica che Salvini, estimatore di Minniti, porta avanti in modo più spavaldo, alla luce del sole perché non ha il problema di dovere rendere conto a una base con una formazione democratica".
La strategia dell’odio. Strada si è detto "spaventato dalla semina dell'odio. Dovremmo cercare di stare insieme nel modo migliore possibile - ha spiegato - e invece cercano di dividerci, di isolarci e ciò che è peggio è che l'odio e la violenza vengono sempre scaricati su chi sta più in basso come se i problemi degli italiani derivassero da chi arriva con i barconi e non dal fatto che la ricchezza in Italia è distribuita in modo pazzesco con divari sempre più marcati e solchi sempre piu' profondi".

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