lunedì 28 maggio 2018

pc 28 maggio - Governi francese e italiano imperialisti assassini

“I tre migranti morti sulle Alpi colpa della gendarmeria francese”


In cento a Claviere: militarizzate le montagne
Un centinaio di persone si sono riunite a Claviere per protestare contro le morti dei migranti sulle montagne dell'Alta Valsusa. Dopo il ritrovamento del terzo cadavere in tre settimane, l'ultimo venerdì nell'orrido del Frejus, sopra Bardonecchia, non è stato ancora identificato, è cresciuta la rabbia tra gli attivisti "No borders" e tra chi è impegnato da mesi nel soccorso dei migranti che cercano di valicare il confine tra Italia e Francia. "La responsabilità di queste morti è di chi ha militarizzata le montagne,
a partire dalla polizia francese" hanno spiegato gli attivisti che si sono riuniti davanti alla chiesa di Claviere. Qui alcuni locali sono stati occupati da militanti No border, riuniti nel collettivo Chez Jesus, che cercano di appoggiare i tentativi dei migranti di passaggio del confine: "Nei giorni alcuni di loro sono stati fermati dai gendarmi francesi che li hanno minacciati con le pistole, dicendo che se non si fossero fermati avrebbero sparato" è la denuncia partita dal microfono durante l'assemblea convocata davanti alla chiesa. Le proteste, cui hanno partecipato anche diversi attivisti francesi
Le proteste andranno avanti nelle prossime settimane, prima con il presidio a Gap per l'udienza, in programma il 31 maggio, per i tre accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per aver partecipato a una manifestazione dove alcuni migranti erano stati aiutati a valicare il confine a Montgenevre, poi con una tre giorni, l'8, il 9 e il 10 giugno. Per quelle date è stata lanciata una chiamata europea che dovrebbe radunare attivisti di diversi Paesi. Si troveranno tra Claviere e Bardonecchia e sono in programma tre marce dall'Italia verso la Francia, con campeggio notturno sulle montagne per "denunciare la militarizzazione dei confini" e la "presenza dei fascisti che bloccano i migranti e prendono di mira chi li aiuta". Negli ultimi giorni infatti il gruppo neofascista di Generation Identitarie ha annunciato di essere passato alla fase 3 del suo piano Defense Europe che prevede la segnalazione degli attivisti No borders. "Tutto questo è inaccettabile e lo vogliamo denunciare con forza" hanno detto durante l'assemblea che si è conclusa con la promessa di nuove iniziative a partire già dai prossimi giorni.

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