“Sabato due giugno saremo in piazza anche per denunciare lo scandaloso accordo tra il Ministero della Difesa e la Regione Sardegna, siglato nel dicembre 2017. Siamo contrari a quest’accordo non per un presunto e ostinato massimalismo, ma bensì per via del suo contenuto, che riesce persino ad aumentare la presenza militare in Sardegna, altro che “Via i militari da Teulada e Capo Frasca” come hanno titolato diverse testate sarde. Parliamo di accordo truffa in quanto a fronte di piccolissime concessioni (già in essere da anni), la presenza militare aumenta, così come i presupposti per una sua permanenza, grazie ai nuovi progetti di utilizzo dei poligoni”
Non solo
nello specifico l’accordo prevede: la sospensione delle esercitazioni da
giugno a settembre, con l'uso temporaneo di alcune spiagge (nulla di
nuovo, è così da anni); la restituzione simbolica di pochi fazzoletti di
terra ai margini dei poligoni principali (che però, come nel caso di
Purtu Tramatzu a Teulada, dovranno comunque garantire le attività del
Poligono); il "riavvio" del processo di
dismissione dei beni militari non utilizzati già "avviato" nel 2008 e "riavviato" nel 2011, e l'istituzione di un osservatorio ambientale sulle attività di esercitazione che, formalmente indipendente, non è detto lo sarà di fatto.
dismissione dei beni militari non utilizzati già "avviato" nel 2008 e "riavviato" nel 2011, e l'istituzione di un osservatorio ambientale sulle attività di esercitazione che, formalmente indipendente, non è detto lo sarà di fatto.
In cambio di tutte queste
piccole concessioni che erano già praticamente in essere, l’accordo
nasconde una serie di polpette avvelenate, precisamente: l'apertura e
l’operatività della caserma di Pratosardo, a Nuoro, costruita in maniera
illegale su terre civiche (altro che diminuzione, i militari
aumentano!), il rilancio e la valorizzazione della Scuola di formazione
per allievi sottufficiali della Marina Militare “Domenico Bastianini” a
La Maddalena, lo svolgimento di attività di ricerca in ambito militare e
dual-use in cooperazione tra Difesa, Università e Regione, lo sviluppo
del sistema SIAT a Teulada, in sinergia con altri programmi di
cyber-defence/cyber-security da svilupparsi nel contesto del DASS (in
pratica ulteriori investimenti per fare i giochi di guerra in maniera
“moderna, smart e intelligente” a Teulada e Quirra, che presupporranno
un futuro utilizzo, altro che smantellamento!).
“L’accordo
ha certificato il definitivo fallimento del duo Pigliaru - Scanu, gli
stessi che parlavano di chiusura di Capo Frasca e Teulada. Ma noi non
abbiamo la memoria corta, ci ricordiamo tutto e il 2 giugno presenteremo
il conto! Ricordiamo inoltre che nel 2014 i parlamentari PD (Scanu
compreso) hanno votato la fiducia al decreto competitività del governo
Renzi, che ha equiparato il demanio militare alle aree industriali, di
fatto elevando di oltre 100 volte le soglie dei parametri di
inquinamento nei poligoni sardi (trasformandoli magicamente da inquinati
a puliti!)... altro che osservatori ambientali!
Per questo motivo diamo appuntamento a tutte e tutti il 2 giugno, a partire dalle 16:00, sotto la sede della giunta regionale a Cagliari in Viale Trento, da dove partirà il corte de Sa Die Contra a S’ocupatzione militare!”
Per questo motivo diamo appuntamento a tutte e tutti il 2 giugno, a partire dalle 16:00, sotto la sede della giunta regionale a Cagliari in Viale Trento, da dove partirà il corte de Sa Die Contra a S’ocupatzione militare!”
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