mercoledì 19 aprile 2017

pc 19 aprile - Alitalia - padroni, governo sindacati confederali ricattano e minacciano i lavoratori - NO al referendum

Referendum Alitalia. Ora sono Cgil-Cisl-Uil-Ugl a minacciare i lavoratori

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Lo scandalo di Alitalia sono da un lato la proprietà (Etihad più soci italiani, fondamentalmente banche), dall’altra dei sindacati che hanno superato i confini della “complicità” chiesta a suo tempo dal ministro berlusconiano Maurizio Sacconi, per approdare infine al ruolo di “ufficio gestione del personale”.
Il messaggio – scritto! – lanciato ai lavoratori, in vista del referendum, è qualcosa di più che uno scandalo. E’ la lettera che ci si sarebbe attesi dalla proprietà, quella che intima in genere “o accetti questa minestra o ti butti dalla finestra”. Un vero esempio di come si spiegano ai lavoratori le alternative sempre presenti in ogni trattativa che si rispetti.
Non c’è alternativa” (there is no alternative, Tina) è il messaggio del neoliberismo, fin dai tempi di Margareth Thatcher. E’ il messaggio dell’Unione Europea e della Troika, o quello di Trump ai paesi che lui stesso decide di definire “canaglia”. E’ il messaggio dei padroni, sempre uguale e sempre minaccioso.
E’ diventato il linguaggio di Cgil-Cisl-Uil-Ugl, evidentemente rimaste senza più “narrazioni” da ammannire ai lavoratori.

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