La guerra imperialista si può fermare solo se avanza la guerra popolare
manifestazione a Palermo
dai Comitati NoMuos
La Cassazione conferma
il dissequestro del Muos?
Unica sentenza:
Resistenza, fino alla smilitarizzazione della Sughereta!
La decisione della
Cassazione di venerdì 10, con la quale è stato confermato il dissequestro del
MUOS, non ci ha sorpreso, ma è comunque un segnale estremamente negativo.
Quella del MUOS è una questione politica e sociale, che certamente non andava risolta dalla magistratura. Tuttavia, in un primo momento, quest’ultima aveva preso una via coraggiosa che, se proseguita fino in fondo, avrebbe portato al fermo dell’installazione di guerra, di proprietà esclusiva del Governo USA. Aspettando le motivazioni della decisione della Cassazione, non possiamo che denunciare il dietrofront ingiustificato della Suprema Corte.
Al riguardo va ricordato che, meno di un anno fa, la Cassazione aveva confermato il sequestro subito dopo la pronuncia del CGA che, quindi, venne considerata irrilevante ai fini del
sequestro. Ed in realtà, come da tempo dicono i legali dei comitati, la Sentenza definitiva del Consiglio di Giustizia Amministrativa non dovrebbe avere influenza sul giudizio penale. Ricordiamo che il processo penale ai responsabili dell’abusivismo è iniziato, e si fonda su un vizio di legittimità chiaro: la violazione del vincolo di inedificabilità disposto dal regolamento della Riserva Sughereta di Niscemi, reato ambientale mai esaminato dal CGA in quanto la relativa domanda sollevata da Legambiente nel 2013 è stata ritenuta tardiva (sul punto pende impugnativa innanzi allo stesso CGA).
Quella del MUOS è una questione politica e sociale, che certamente non andava risolta dalla magistratura. Tuttavia, in un primo momento, quest’ultima aveva preso una via coraggiosa che, se proseguita fino in fondo, avrebbe portato al fermo dell’installazione di guerra, di proprietà esclusiva del Governo USA. Aspettando le motivazioni della decisione della Cassazione, non possiamo che denunciare il dietrofront ingiustificato della Suprema Corte.
Al riguardo va ricordato che, meno di un anno fa, la Cassazione aveva confermato il sequestro subito dopo la pronuncia del CGA che, quindi, venne considerata irrilevante ai fini del
sequestro. Ed in realtà, come da tempo dicono i legali dei comitati, la Sentenza definitiva del Consiglio di Giustizia Amministrativa non dovrebbe avere influenza sul giudizio penale. Ricordiamo che il processo penale ai responsabili dell’abusivismo è iniziato, e si fonda su un vizio di legittimità chiaro: la violazione del vincolo di inedificabilità disposto dal regolamento della Riserva Sughereta di Niscemi, reato ambientale mai esaminato dal CGA in quanto la relativa domanda sollevata da Legambiente nel 2013 è stata ritenuta tardiva (sul punto pende impugnativa innanzi allo stesso CGA).
In vista del G7 che si
terrà a Taormina a fine maggio i Comitati No MUOS continuano la denuncia delle
micidiali politiche di guerra dei governi statunitensi, che da decenni
utilizzano la nostra terra come piattaforma di morte per aggressioni
imperialiste; così come ci opporremo con tutte le nostre forze alle servili e
scellerate scelte di chi ci governa, a livello nazionale e regionale, di
garantire la messa in funzione del MUOS, calpestando così il diritto
alla salute, il principio di precauzione ed il ripudio della guerra.
In vista
delle prossime manifestazioni dell’8 marzo contro la violenza sulle donne
e il patriarcato, facciamo appello, a livello nazionale e
internazionale, ad amplificare la denuncia della
criminale volontà di falsare le carte per mettere in funzione il
MUOS; a partire da un paese come Niscemi, che vede le donne lottare in
prima linea per la completa smilitarizzazione della Sughereta.
Coordinamento regionale dei Comitati No MUOS
***
Il MUOS degli USA è abusivo in Italia
Il MUOS è di proprietà dei Marines (USA) non del Ministero
della Difesa italiano. Il procedimento penale per l’abusivismo dell’impianto è
in corso e non concluso.
Di fronte ai titoli e agli articoli sul pronunciamento della
Cassazione in merito al dissequestro, corre l’obbligo di informare l’opinione
pubblica che il MUOS non appartiene al Ministero della Difesa italiano ma al governo USA; la notizia che il MUOS
torna al Ministero della Difesa, pertanto,
non ha alcun fondamento poiché l’impianto del Mobyl User Objective
System (MUOS, appunto), installato all’interno della sughereta di Niscemi, in
Sicilia, appartiene al corpo dei Marines
degli Stati Uniti D’America, nazione che nel mondo comanda militarmente
l’Occidente, ma che, fino a prova contraria, non ha ancora annullato la
sovranità territoriale dello Stato Italiano.
Si puntualizza che Tribunale di Caltagirone ha aperto il
procedimento per abuso perché la costruzione viola il Regolamento della Riserva
Naturale Orientata “Sughereta di Niscemi” per il quale l’area sulla quale sorge
è inedificabile. Tale procedimento penale è ancora in corso. I legali del
Movimento No MUOS, in attesa di conoscere le motivazioni sottese al
pronunciamento, puntualizzano che la Cassazione si è espressa sul sequestro che
è una misura cautelare, mentre il giudizio penale è in corso e deve ancora
aprirsi il dibattimento. Appare, pertanto, del tutto singolare il leit motiv
comune ai comunicati stampa e ai servizi radiotelevisivi lanciati in queste ore
da quotidiani locali e nazionali tesi a presentare tale pronunciamento come
definitivo: evidentemente, la fonte delle notizie, parziali e di parte, evita
con attenzione di informare che il procedimento penale è agli inizi...
Comitato No MUOS No WAR Città di Piazza Armerina
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