Ilva: dopo due anni chiuse le indagini sulla morte dell’operaio Morricella
La
procura di Taranto dopo due anni ha chiuso l’inchiesta sulla uccisone di
Alessandro Morricella, l’operaio 35enne dell’Ilva di Taranto deceduto
il 12 giugno del 2015, quattro giorni dopo essere stato travolto da
fiamme e ghisa incandescente mentre misurava la temperatura di colata
dell’altoforno 2 dello stabilimento di Taranto. firmato l’avviso di conclusione delle indagini
nei confronti dell’ex direttore generale Massimo Rosini, dell’ex
direttore dello stabilimento Ruggero Cola, del direttore dell’area ghisa
Vito Vitale, del capo area Salvatore Rizzo, del capo turno Saverio
Campidoglio e del tecnico del campo di colata Domenico Catucci.
Rispondono dell’ipotesi di cooperazione in omicidio colposo. Risulta
indagata, per la responsabilità amministrativa, anche l’Ilva spa in
amministrazione straordinaria. L’altoforno
2 fu sottoposto a sequestro, ma poi il governo intervenne con un
decreto per sospendere gli effetti del provvedimento.
MA NON INTERVENNE SOLO IL GOVERNO, SINDACATI CONFEDERALI E USB DI RIZZO si prodigarono, facendosi megafono dell'azienda per la ripresa del lavoro e il dissequestro dell'altoforno, nonostante non fosse affatto in sicurezza
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