Genova, oltre un migliaio contro il convegno di Forza Nuova
Oltre
un migliaio sono le persone che questo pomeriggio hanno manifestato a
Genova contro il “convegno europeo” organizzato da forza nuova. Oltre la
presenza del leader Roberto Fiore, erano attesi Udo Voigt storico
leader di NDP, primo partito neonazista nel 2004 a guadagnare un seggio a
Bruxelles, Yvan Benedetti, leader dell’Œuvre française, movimento di
estrema destra sciolto dal governo nel 2013 dopo l’uccisione di un
diciannovenne antifascista da parte di un gruppo di naziskin, l’inglese
Nick Griffin ex-leader del British National Party dal quale poi è stato
espulso, e la romena del PRU Sarmiza Andronic.
Una
cinquantina i fascisti presenti al “maxi-convegno” nonostante le
chiamate oltralpe. Tutti arrivati in auto alla spicciolata scortati
dalla digos. Per loro sono state predisposte imponenti, come poche altre
volte, misure di sicurezza messe in atto dalla questura: oltre 300 gli
agenti tra polizia e carabinieri a chiusura totale del convegno situato
in zona Sturla costruendone una vera e propria zona rossa dalle 8.00 di
questa mattina fino a tarda serata. Oltre gli agenti a chiudere le vie
camionette e cancellate mobili fatte arrivare appositamente per
l’occasione da fuori Genova. Strade chiuse, traffico bloccato, mezzi
pubblici deviati ed una città spezzata in due scatenando non certo le
simpatie dei residenti.
Ma per Fiore e soci la
settimana non era iniziata bene. Infatti, oltre essere stati definiti
“ospiti non graditi” dal sindaco Doria, non è stata data loro ospitalità
da alcun albergo, addirittura l’unico ad averla concessa ha restituito
loro i soldi. Ed ecco che per correre ai ripari hanno dovuto far uso
della propria sede nel quartiere Sturla, rinchiudendosi come sempre.
A
partecipare all’imponente manifestazione antifascista, oltre il sindaco
ed alcune istituzioni locali, ANPI, metalmeccanici, lavoratori portuali
e diverse associazioni cittadine. Ad aprire il corteo un enorme
striscione con scritto: Genova non dimentica – Ora e sempre resistenza
Momenti
di tensione si sono registrati quando il corteo ha raggiunto l’ingresso
della zona rossa dove ad attenderlo c’era l’imponente schieramento
delle forze di polizia. Diversi presenti al corteo avrebbero voluto
continuare, ma la risposta della polizia non si è fatta attendere con
una carica che però non ha prodotto né fermi né feriti. Il corteo è poi
proseguito ricompattandosi senza ulteriori incidenti.
Se
l’obiettivo della giornata era ridurre un presunto “convegno europeo”
ad una riunione tra amici in un sottoscala, la forte presenza degli
antifascisti genovesi l’ha reso possibile, mandando un segnale forte e
chiaro su quanto in città sia sgradita la presenza di fascisti e
xenofobi vari.
Nessun commento:
Posta un commento