Il Brasile congela per 20 anni la spesa sociale.
Scontri nella capitale tra manifestanti e polizia
Il governo
Temer, con il via libera del Senato, vara il piano di austerità
Il Senato brasiliano, con 53 voti a favore e 20
contro, ha approvato ieri un provvedimento di austerità che prevede 20 anni di
congelamento della spesa sociale. Con questo tetto di spesa alla sanità,
all’educazione e all’assistenza alle fasce più disagiate della popolazione, che
prevede un emendamento costituzionale, denominato «PEC 55», il governo di
Michel Temer punta a riportare sotto controllo la finanza pubblica e a far
affluire nel Paese nuovi investimenti dall’estero. La legge ha scatenato
un’ondata di violente proteste e la polizia ha messo sotto controllo gli
edifici pubblici di Brasilia, mentre era in corso la votazione in Senato. Il
governo Temer considera «fondamentale» l’approvazione della riforma dei conti
pubblici per evitare il fallimento dello Stato brasiliano e far ripartire
l’economia, che anche quest’anno è prevista in recessione. Il congelamento per
20 anni della spesa sociale partirà dalle strutture federali dello stato
brasiliano e solo successivamente verrà ampliato a quella dei vari stati.
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