DIMISSIONI SINDACO DI MILANO GIUSEPPE SALA: LA NOTA UFFICIALE
di Nico Donvito - 16 dicembre 2016
Si è dimesso il sindaco di Milano Giuseppe Sala. In una nota ufficiale ha spiegato il suo decisivo passo nel dover lasciare la carica di primo cittadino del capoluogo lombardo.
“Apprendo da fonti giornalistiche che sarei iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla piastra Expo. Pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative, ho deciso di auto sospendermi dalla carica di Sindaco, determinazione che formalizzerò domani mattina nelle mani del Prefetto di Milano”.
Con queste parole il sindaco di Milano Beppe Sala, ha annunciato la sua volontà di auto sospendersi dall’incarico in seguito all’inchiesta sugli appalti di Expo. Le parole del primo cittadino, arrivano all’indomani della notizia che lo vede indagato della Procura generale per una presunta gara d’appalto truccata per l’Esposizione Universale di Milano 2015.
sala-giuseppe
L’ex amministratore delegato di Expo, si aggiunge ad una lunga lista di nomi di nuovi indagati divulgati nelle ultime ore, tra cui figurano anche: Antonio Acerbo, Angelo Paris, Piergiorgio Baita, Erasmo ed Ottavio Cinque. Secondo l’indagine, il prezzo con il quale l’appalto era stato assegnato alla Mantovani SPA sarebbe stato fuori mercato, condizionata dai ritardi dell’organizzazione che non ha rispettato le procedure. Secondo il procuratore, la responsabilità di Beppe Sala sta nel “…non aver tenuto un comportamento irreprensibile e lineare”.
di Nico Donvito - 16 dicembre 2016
Si è dimesso il sindaco di Milano Giuseppe Sala. In una nota ufficiale ha spiegato il suo decisivo passo nel dover lasciare la carica di primo cittadino del capoluogo lombardo.
“Apprendo da fonti giornalistiche che sarei iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla piastra Expo. Pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative, ho deciso di auto sospendermi dalla carica di Sindaco, determinazione che formalizzerò domani mattina nelle mani del Prefetto di Milano”.
Con queste parole il sindaco di Milano Beppe Sala, ha annunciato la sua volontà di auto sospendersi dall’incarico in seguito all’inchiesta sugli appalti di Expo. Le parole del primo cittadino, arrivano all’indomani della notizia che lo vede indagato della Procura generale per una presunta gara d’appalto truccata per l’Esposizione Universale di Milano 2015.
sala-giuseppe
L’ex amministratore delegato di Expo, si aggiunge ad una lunga lista di nomi di nuovi indagati divulgati nelle ultime ore, tra cui figurano anche: Antonio Acerbo, Angelo Paris, Piergiorgio Baita, Erasmo ed Ottavio Cinque. Secondo l’indagine, il prezzo con il quale l’appalto era stato assegnato alla Mantovani SPA sarebbe stato fuori mercato, condizionata dai ritardi dell’organizzazione che non ha rispettato le procedure. Secondo il procuratore, la responsabilità di Beppe Sala sta nel “…non aver tenuto un comportamento irreprensibile e lineare”.
Beppe Sala, sindaco di Milano:
- ha mentito sulle sue proprietà;
- ha nominato assessore il suo socio in affari;
- ha dovuto rimuovere il segretario generale del comune (dopo solo 5 giorni) perchè rinviato a giudizio per turbativa d'asta (!).
- ha nominato assessore il suo socio in affari;
- ha dovuto rimuovere il segretario generale del comune (dopo solo 5 giorni) perchè rinviato a giudizio per turbativa d'asta (!).
Essendo però un sindaco PD, nessun telegiornale nè quotidiano ve lo dirà mai... In Italia, purtroppo, funziona cosi...
GRILLO: "Il M5s è al lavoro per ripulire le macerie lasciate dal Pd e dagli altri partiti, supportati dai media, contro un’amministrazione finalmente trasparente e impegnata a curare le ferite lasciate da Mafia Capitale. Ci impegneremo a
smascherare giorno per giorno tutte le falsità raccontate ai cittadini. Voi dateci una mano."
Si dà però il caso che, come ha scritto solitario Gianni Barbacetto sul Fatto, il sindaco Pd di Milano Beppe Sala sia indagato a Milano per aver dichiarato il falso, “dimenticandosi” di possedere due società (una in Romania, l’altra in Italia) e una villa vicino a St. Moritz. È iscritto nel registro degli indagati come la Muraro e ha mentito come la Muraro, con l’aggravante che non l’ha fatto in un’intervista, ma in un atto pubblico: l’autocertificazione del 2015 sulle sue proprietà in qualità di commissario Expo. Indagato e bugiardo.
Coraggio, valorosi colleghi: chiediamo a una sola voce le dimissioni di Sala e tempestiamo Renzi e gli altri leader Pd con le stesse domande che ora stiamo rivolgendo a Di Maio, a Di Battista e a tutto il direttorio M5S. Sala vi aveva informati di aver mentito e di essere indagato? Se sì, perché non avete candidato un altro a sindaco di Milano, visto che l’indagine è partita ben prima delle elezioni di giugno? Se invece l’avete appreso dal Fatto dopo le elezioni, perché non chiedete le dimissioni di Sala, insieme a quelle della Muraro?
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