pc 14 dicembre - Furlan CISL e Camusso CGIL salgono sulla sgangherata e reazionaria carriola di tal Gentiloni
I
segretari sindacali nazionali Camusso della Cgil e Furlan della Cisl
stendono il tappeto al neo eletto Presidente del Consiglio Gentiloni.
La
Camusso entusiasta ha dichiarato : “ Gentiloni e il suo nuovo governo
sanno che troveranno nella CGIL un interlocutore leale e propositivo,
che saprà valorizzare le scelte comuni, come criticare quelle che
riterrà sbagliate……. il lavoro, la promozione della sua dignità, la
lotta alla disoccupazione e alla povertà e la predisposizione di un
piano di lavoro per i giovani devono essere le scelte e le urgenze del
nuovo governo”
Il
messaggio della Camusso agli iscritti alla Cgil è chiaro: per gli
scioperi e per le lotte contro i padroni che licenziano bisogna
aspettare ancora, non è il momento per protestare.
La
Camusso si interessa e si preoccupa tanto per il futuro dei giovani che
sono senza lavoro, i giovani non hanno una dignità, che si acquisisce
facendosi sfruttare dai padroni.
La Furlan
accompagna la Camusso a stendere il tappeto per l’arrivo di Gentiloni e
ritiene ”….. per la Cisl è fondamentale continuare sulla strada del
dialogo e del confronto tra il Governo e il sindacato”….. ma per uscire
dalla crisi bisogna farlo tutti insieme, concorrere al raggiungimento
degli stessi obiettivi in una logica di coesione sociale”.
Certo la
logica di una coesione sociale che intende la Furlan è agevolare la
politica di Gentiloni per gli interessi dei padroni.
Alla Camusso e alla Furlan eliminare il Jobs Act non interessa, per loro non è un grosso problema da risolvere immediatamente.
Eppure
gli ultimi dati sui licenziamenti sono disastrosi perché indicano che
rispetto allo stesso periodo del 2015 i licenziamenti collettivi e
individuali nel terzo trimestre del 2016 sono aumentati in percentuale
del 10,8% pari a 22.213 lavoratori dipendenti.
Un giovane disoccupato di Firenze
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